MODENA – Il Pd tira un sospiro di sollievo a Modena, dove Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale uscente è diventato sindaco al secondo turno. Ad due terzi dello scrutinio, con oltre il 62%, Muzzarelli ha festeggiato la vittoria sul candidato del Movimento 5 Stelle Marco Bortolotti.
Quindici giorni fa Muzzarelli non era riuscito a portare a casa la vittoria al primo turno per una manciata di voti, fermandosi al 49,7%, unico capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna dove il centrosinistra era rimasto appeso. Ad ostacolarlo una lista civica, guidata dall’assessore uscente Adriana Querzé, chiaramente orientata a sinistra, che gli aveva rubato il 7%.
Bortolotti invece, pur con il 16%, era riuscito a centrare il ballottaggio, il primo nella storia di Modena, grazie soprattutto alla divisione del centrodestra dove Carlo Giovanardi (Ncd) si era candidato contro il candidato di Forza Italia Pellacani, e aveva invitato i suoi elettori a votare M5s al secondo turno.
Modena, insieme alla perduta Livorno, era la seconda piazza rossa alla quale M5s puntava per un primo simbolico riscatto contro il Pd dopo la cocente sconfitta alle europee del 25 maggio. A Livorno, dove nacque il Pci, il candidato Pd Marco Ruggeri ha perso contro il Cinque Stelle Filippo Nogarin, che ha completato una sorprendente rimonta: una settimana fa il Pd aveva chiuso con venti punti di vantaggio sull’esponente della forza politica guidata da Beppe Grillo.
Il Pd festeggia si consola però anche col risultato della vicina Sassuolo: Claudio Pistoni ha spodestato il sindaco uscente Luca Caselli, sostenuto dal centrodestra, che cinque anni fa riuscì nella storica impresa di strappare al centrosinistra quello che per tutto il dopoguerra era stato un feudo inespugnabile.