ROVIGO – Il caos assoluto del primo turno, dove alla fine è arrivata prima Nadia Romeo (Pd + alleati, 24%, 5.900 voti) davanti a Massimo Bergamin (Forza Italia e Lega, 18,6%, 4.600 voti) rende difficilissimo fare pronostici per il ballottaggio a Rovigo. Il 31 maggio si erano presentati 11 candidati: 2 di sinistra, 1 di centrosinistra, 2 di centrodestra, 1 di destra, 1 del Movimento 5 Stelle (Ivaldo Vernelli, 10,1% con 2.500 voti) 4″civici” (fra i quali Silvia Menon, 15,4% con 3.800 voti).
In teoria il ricompattamento del centrodestra, con i 3.850 voti di Paolo Avezzù che potrebbero sommare a quelli di Bergamin, garantirebbe la vittoria allo schieramento guidato da Lega e Forza Italia. Ma molto si gioca sul filo dell’affluenza, in una delle aree più depresse di un Nord-est storicamente molto sfiduciato rispetto alla politica.