Banche: primo sì del Senato, stop a commissioni su scoperto

ROMA, 24 APR – La commissione industria del Senato ha approvato l’emendamento dei relatori al decreto sulle commissioni bancarie che esclude che le famiglie debbano pagare commissioni in caso di uno scoperto di 500 euro per 7 giorni al trimestre. Il decreto andra’ in aula il 2 maggio.

L’ emendamento dei relatori, Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd), dopo la riformulazione chiesta dal governo, stabilisce che la  commissione di istruttoria veloci introdotta dal decreto Salva Italia, ”non si applica alle famiglie consumatrici titolari di conto corrente, nel caso di sconfinamenti pari o inferiori a 500 euro in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido, per un solo periodo, per ciascun trimestre bancario, non superiore alla durata di giorni sette consecutivi”.

Come ha sottolineato il presidente della commissione Industria, Cesare Cursi, ”e’ stato notevolmente rafforzato il ruole dell’Osservatorio sul credito” previsto dal un altro comma del decreto. Infatti ad esso parteciperanno anche i rappresentanti dei consumatori, delle imprese e delle finanziarie regionali, oltre che quelli di Abi, Banca d’Italia e Ministero del Tesoro e dello Sviluppo.

Inoltre e’ previsto che un cliente di una Banca puo’ fare una ”istanza” al Prefetto in caso di mancata concessione del credito. Il Prefetto a sua volta invitera’ l’Istituto di credito a ”fornire una risposta argomentata sulla meritevolezza del credito”. Dopo di che se il prefetto lo riterra’ si rivolgera’ all’Arbitro bancario che dovra’ pronunciare ”non oltre trenta giorni dalla segnalazione”.

Gestione cookie