Barbareschi, tentato da Silvio torna finiano: “Sono una Ferrari: imprendibile”

Luca Barbareschi

E’ tra i fondatori di Fli, è stato l’inventore del nome del partito che dall’11 febbraio celebra il suo congresso fondativo. Poi è stato tentato da Berlusconi, corteggiato per tornare nel Pdl, ma alla fine Luca Barbareschi ha resistito ed eccolo di nuovo tra i finiani: “Sto lì finché mi vogliono, mi cercano. Sono con loro se la mia presenza aggiunge e non toglie”, racconta a Repubblica.

“Colpa mia se ho un’intelligenza acuta? Colpa mia se anticipo e non seguo? (Tra l’altro anche Fini si meravigliò: cavolo Luca, come sei avanti!)”. “Sono una Ferrari, indiscutibilmente. E rispetto a tante Cinquecento in circolazione, risulto imprendibile”. Un anticipatore, ma non tutti hanno capito il suo comportamento nelle ultime settimane: “Non mi sono mosso in queste ultime settimane. E’ il circo mediatico che ha tirato dentro l’arena politica il mio nome facendo strame della mia dignità, fantasticando su passaggi di campo, arene teatrali, colpi di testa. Fesserie. Ero lì fermo a osservare il baillamme intorno a me. Sorpreso e persino incuriosito”.

Ma è stato tentato da Berlusconi: “Non passo col Cavaliere, tranquillo. Ho solo stigmatizzato il falso moralismo che vuole impiccare in piazza lo stile di vita del premier. Io non giudico il piacere privato, non sono puritano, non voglio essere giudicato”.

Però confessa: “Sono in una fase di affaticamento. Lascio. Posso deciderlo domattina. Ho un’altra vita intorno a me, e tanti film da fare”.

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