Berlusconi: Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, istigati da altri
Pubblicato il 12 Ottobre 2013 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA
“Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, sono istigati da altri”
dice Berlusconi cercando, come una buona mamma, di mettere pace tra i suoi figli prediletti.
La frase è riportata, con altri, anche dal Giornale, nel testo di poche righe sotto il titolo principale di prima pagina
“Forza Italia, la verità di Berlusconi”.
“Nel giorno in cui chiede l’affidamento ai servizi sociali a Milano, Silvio Berlusconi si sfoga contro i magistrati («Vogliono farmi marcire in carcere come la Timoshenko») e fa chiarezza sul futuro del centrodestra: «Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, sono istigati da altri»”.
La frase non si trova più, in questa crudezza, all’interno del Giornale, nell’articolo di Francesco Cramer, ma in forma più vaga:
“Nel partito le due fazioni non vogliono dividersi, ma c’è chi le istiga”.
Vi si trova un’altra confidenza di Berlusconi, fatta agli europarlamentari di Forza Italia, ricevuti venerdì a palazzo Grazioli,
“Alfano l’unico ministro scelto da me”.
Nell’incontro, riferisce Francesco Cramer, Berlusconi
“svela il retroscena e ammette che i ministri avevano già concordato con Letta che le loro dimissioni sarebbero state respinte. Il 28 settembre, infatti, era stato Berlusconi a chiedere ai ministri di dire addio a palazzo Chigi per non rendersi complici del ricatto sull’Iva. Da qui la sfida di Letta di cercare in Parlamento una maggioranza. Ma ecco la ricostruzione del Cav: «Sono stato indotto in errore dalle “garanzie” fornitemi dai ministri; avevano già rassegnato le dimissioni spiegandomi che non si poteva andare avanti; mi hanno detto “sì,non ti preoccupare siamo con te”, e poi, invece, hanno deciso di voler votare la fiducia».
Si tratta di una
“accusa grave ai ministri, quella di Berlusconi che, tuttavia, non cita mai direttamente Alfano. Anzi, lo esclude dalla lista degli altri quattro perché «Alfano è stato il solo che potuto scegliere». Sottinteso: gli altri li ha scelti Letta”.
I nomi li fa Paolo Emilio Russo su Libero:
“Ce l’ha con Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello”.
Quando Berlusconi parla, bisogna sempre tenere presente che pochi hanno le bugie così naturali e pronte come lui e chi legge le sue parole deve sempre cercare di decodificare perché anche i bugiardi, a volte, dicono la verità. :
“Sono andato in Aula, in Senato,e ho scoperto solo allora che c’era un documento pronto di 23 senatori disponibili ad andarsene”.
Per questo, chiosa Cramer, Berlusconi ha fatto marcia indietro:
“Irritato per non essere stato informato dai suoi sulla reale entità della spaccatura del suo Pdl, è stato in qualche modo costretto a optare per il sì alla fiducia, visto il rischio che di un governo ostile”.