Berlusconi: Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, istigati da altri

di Sergio Carli
Pubblicato il 12 Ottobre 2013 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA
Bdrlusconi: Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, sono istigati da altri

Berlusconi. Come Giulio Cesare alle Idi di marzo?

Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, sono istigati da altri”

dice Berlusconi cercando, come una buona mamma, di mettere pace tra i suoi figli prediletti.

La frase è riportata, con altri, anche dal Giornale, nel testo di poche righe sotto il titolo principale di prima pagina

“Forza Italia, la verità di Berlusconi”.

“Nel giorno in cui chiede l’affidamento ai servizi sociali a Mila­no, Silvio Berlusconi si sfoga contro i magistrati («Vogliono farmi marcire in carcere come la Timoshenko») e fa chiarezza sul futuro del centrodestra: «Alfano e Fitto non vogliono dividere il Pdl, sono istigati da altri»”.

La frase non si trova più, in questa crudezza, all’interno del Giornale, nell’articolo di Francesco Cramer, ma in forma più  vaga:

“Nel partito le due fazioni non vogliono dividersi, ma c’è chi le istiga”.

Vi si trova un’altra confidenza di Berlusconi, fatta agli europarlamentari di Forza Italia,  ricevuti venerdì a palaz­zo Grazioli,

“Alfano l’unico ministro scelto da me”.

Nell’incontro, riferisce Francesco Cramer, Berlusconi

“svela il retroscena e ammette che i ministri avevano già concordato con Letta che le lo­ro dimissioni sarebbero state re­spinte. Il 28 settembre, infatti, era stato Berlusconi a chiedere ai mi­nistri di dire addio a palazzo Chi­gi per non rendersi complici del ricatto sull’Iva. Da qui la sfida di Letta di cercare in Parlamento una maggioranza. Ma ecco la ri­costruzione del Cav: «Sono stato indotto in errore dalle “garanzie” fornitemi dai ministri; avevano già rassegnato le dimissioni spie­gan­domi che non si poteva anda­re avanti; mi hanno detto “sì,non ti preoccupare siamo con te”, e poi, invece, hanno deciso di voler votare la fiducia».

Si tratta di una

“accusa grave ai ministri, quella di Berlusconi che, tuttavia, non cita mai diretta­mente Alfano. Anzi, lo esclude dalla lista degli altri quattro per­ché «Alfano è stato il solo che po­tuto scegliere». Sottinteso: gli al­tri li ha scelti Letta”.

I nomi li fa Paolo Emilio Russo su Libero:

“Ce l’ha con Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello”.

Quando Berlusconi parla, bisogna sempre tenere presente che pochi hanno le bugie così naturali e pronte come lui e chi legge le sue parole deve sempre cercare di decodificare perché anche i bugiardi, a volte, dicono la verità. :

“Sono andato in Aula, in Senato,e ho scoperto so­lo allora che c’era un documento pronto di 23 senatori disponibili ad andarsene”.

Per questo, chiosa Cramer, Berlusconi ha fatto marcia indietro:

“Irrita­to per non essere stato informato dai suoi sulla reale entità della spaccatura del suo Pdl, è stato in qualche modo costretto a optare per il sì alla fiducia, visto il rischio che di un governo ostile”.