X

La benzina potrà aumentare di 5 cent per le emergenze

di Elisa D'Alto |13 Aprile 2012 18:31

ROMA, 13 APR – Benzina, può scattare l’aumento fino a 5 centesimi al litro per finanziare il fondo emergenze nell’ambito della riforma della Protezione civile. Nel testo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, è confermata l’ipotesi dell’aumento di 5 centesimi al litro della benzina per fronteggiare le sole emergenze. Lo chiarisce il comunicato finale del Consiglio dei ministri.

Nel momento della dichiarazione dello stato di emergenza – spiega Palazzo Chigi – si provvede al fabbisogno finanziario utilizzando le risorse del fondo nazionale di protezione civile. Qualora sia utilizzato anche il fondo spese impreviste, lo stesso è immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall’aumento dell’accisa sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri, in misura non superiore a 5 centesimi per litro. Al momento della dichiarazione dello stato di emergenza, inoltre, le Regioni hanno facoltà di elevare l’imposta regionale sulla benzina di loro competenza sino al massimo di 5 centesimi per litro.

La cosa non piace ad Assopetroli. ”Se per finanziare la riforma della Protezione Civile il governo intende varare un nuovo aumento fino a 5 centesimi al litro dell’aliquota delle accise sulla benzina sia a livello nazionale sia regionale noi siamo i primi a dire che questo Governo ha deciso di fermare il Paese e con esso l’economia e ci opponiamo fermamente a questo modo di procedere”. Lo afferma in una nota Franco Ferrari Aggradi, presidente di Assopetroli Assoenergia che rappresenta le oltre 1000 imprese attive nella commercializzazione dei prodotti petroliferi.

”Con le vendite dei carburanti che sono crollate e le imprese del settore che sono già in sofferenza con l’inevitabile ripercussione occupazionale, è insostenibile chiedere ai consumatori altri 5 centesimi al litro, ai quali si aggiunge l’Iva, con la certezza di un crollo definitivo delle vendite dei carburanti e il fallimento di molte imprese” aggiunge Ferrari Aggradi.

Scelti per te