Grillo: “Abc da Monti? I tre dell’Estrema Unzione da Rigor Montis”

Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA, 13 GIU –  Beppe Grillo sul suo blog commenta il vertice di ieri sera 12 giugno di Mario Monti con Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini.”I tre dell’Ave Maria, o meglio dell’Estrema Unzione, sono stati chiamati a rapporto, come dei chierichetti, da Rigor Montis che ha preteso ‘un mandato forte’ per trattare con l’Europa. Lo ha chiesto a degli ectoplasmi, evocati durante un conciliabolo i cui contenuti sono stati tenuti nascosti a un Paese che assiste attonito all’avvenuta privatizzazione dello Stato”.

Pdl, Pd e Udc sono, secondo il fondatore del Movimento 5 Stelle, ”tre partiti in via di disfacimento, che forse scompariranno dopo le prossime elezioni”.

E ”hanno discusso del nostro futuro con un signore che nessuno ha eletto”. Dunque sembra di assistere, accusa Grillo, a ”una commedia dell’assurdo di Eugene Ionesco, dove i rinoceronti scorrazzano indisturbati nelle strade tra l’indifferenza delle Istituzioni che sorseggiano il te’ e commentano annoiate”. ”Siamo nell’iperspazio della ragione – sostiene il comico – la Ue e’ fuori controllo e l’euro una cassa di dinamite con la miccia sempre piu’ corta. E noi ci siamo seduti sopra. Fuori, intanto, i rinoceronti si moltiplicano”.

Nel suo lungo intervento sul blog, Grillo propone un dialogo immaginario della ”commedia dell’assurdo” andata in scena ieri sera 12 giugno a Palazzo Chigi nel vertice Monti-Abc: ”’Casini, una fettina di limone?’. ‘Monti, uno o due cucchiaini di zucchero? Di canna?’. ‘Alfano, una goccia di latte?’. ‘Bersani, cos’e’ questo rumore di zoccoli a passo di carica? Le primarie?’. I rinoceronti aumentano e disturbano la morbida e discreta conversazione”. Intanto, scrive il comico, ”lo spread e’ fuori controllo, la disoccupazione pure. Il Pil e’ negativo, gli introiti fiscali diminuiscono, le aziende chiudono o fuggono e il debito pubblico, insieme agli interessi, aumenta. Frasi gia’ dette e sentite da sembrare ormai scontate come quelle sul tempo”.

”La tenuta dell’euro e’ in discussione – conclude il blogger – Non lo dice solo Grillo. Soros gli da’ tre mesi, Christine Lagarde, presidente dell’Fmi, anche meno. Io ero leggermente piu’ ottimista. Non sono contro l’euro in principio, ma credo che bisogna disporre per tempo di un piano in caso di uscita. Nessuno ne vuole parlare, l’euro e’ un tabu’. Una fede. Il Governo non ci spiega costi e benefici di euro-si o euro-no”. ”In questo caos – conclude – si prestano 100 miliardi di euro alle banche spagnole per evitarne il fallimento. In realta’ prestiamo debiti creati con nuovi titoli pubblici. In termini economici cosa significa prestare un debito? Qualcuno sano di mente lo puo’ spiegare?”.

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