ROMA – Grillo non molla, anzi resta e attacca subito Bersani. Se il segretario del Pd non li conosce, ci pensa Beppe Grillo a rinfrescargli la memoria su chi nel suo partito non ha la fedina penale immacolata o ha qualche conto in sospeso con la Giustizia. L’affondo anti Pd arriva a qualche ora di distanza dalla notizia bomba, poi rivelatasi infondata, di un ritorno di Grillo al suo mestiere di comico subito dopo il voto. Sorpresa, sconcerto e sospiro di sollievo (dipende dai punti di vista): poi, il giorno dopo (oggi 8 gennaio) il carismatico leader del Movimento 5 Stelle è tornato alla carica.
“Ieri Bersani in diretta a Otto e mezzo ha detto di non conoscere le persone nelle liste del pdmenoelle che hanno problemi con la giustizia. Non se ne occupa. Si fida del comitato dei garanti composto da persone irreprensibili come Caterina Romeo, condannata a 1 anno e 4 mesi per violazione alla legge elettorale. Vorrei facilitare l’arduo compito segnalandone alcuni”. Dal suo blog Beppe Grillo si rivolge al segretario del Pd e lo attacca sulla composizione delle liste.
“Vladimiro Crisafulli, Enna, rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio, accusato di aver ottenuto la pavimentazione di una strada comunale che porta alla sua villa a spese della Provincia di Enna – scrive il leader del M5s – Antonino Papania, Trapani, ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio. Giovanni Lolli, L’Aquila, rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento, prescritto. Nicodemo Oliverio, Crotone, imputato per bancarotta fraudolenta. Francantonio Genovese, Messina, indagato per abuso d’ufficio. Bersani, fidati!”.
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