ROMA – “Lo conosciamo il privato. È nella sua natura agire per privazione, sottrarre alla collettività per dare a sé stesso e fare profitto. Nulla di male se i beni privatizzati sono disponibili, non essenziali, e si crea libero mercato. Un’aberrazione, quando parliamo di beni vitali come l’acqua”. È quanto scrive Beppe Grillo in un post-editoriale in cui torna dopo oltre un anno – quando si distaccò con un suo blog autonomo – sul blog ufficiale del M5S.
“Riuscireste a immaginare un mondo in cui l’acqua è nella sola disponibilità dei privati e chi non ha i mezzi non ha accesso ai servizi idrici? Non è lo scenario di un futuro distopico, ma qualcosa di più vicino di quanto non si pensi. Mai come in questi anni l’acqua è stata sotto attacco. Anche in Italia in passato i Governi hanno imposto norme sempre più privatizzatrici sovvertendo il referendum del 12 e 13 giugno 2011, quando oltre 27 milioni di italiani hanno votato SI all’abrogazione delle norme sula remunerazione del capitale dei servizi idrici”, prosegue Grillo.
Che aggiunge: “Simili azioni non solo sono un attentato alla democrazia, ma un atto di ignoranza e di repulsione rispetto alla nostra storia”.
“Dopo quasi 10 anni di battaglie, fuori e dentro il Parlamento, il 2019 segnerà un traguardo storico: l’approvazione della legge sull’acqua pubblica del Movimento 5 Stelle. Nel testo si chiede che ci sia trasparenza sui dati e soprattutto afferma un principio: che l’acqua è pubblica, e che l’accesso ai servizi idrici è un diritto di tutti. Il modo giusto per riaffermare che la volontà popolare è sovrana”, conclude.