Beppe Grillo chiama Paola Pinna e Tommaso Currò: “Dissidenti, non vi espelliamo”

Beppe Grillo chiama Paola Pinna e Tommaso Currò: "Dissidenti, non vi espelliamo"
Paola Pinna (foto Lapresse)

ROMA – Beppe Grillo adesso chiama i “dissidenti” del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo ha chiamato anche Paola Pinna. E Paola Pinna, per ora, non rischia l’espulsione dal gruppo. Sono diversi i giornali che parlano del cambio di strategia del leader M5s. Tra questi c’è la Stampa, che ha uno degli articoli più dettagliati, a firma di Vittorio Malaguti.

Malaguti spiega che non solo Grillo sta chiamando i “ribelli” uno a uno, ma che addirittura sta usando toni concilianti per trovare punti d’intesa. L’obiettivo è quello di rinsaldare un gruppo che appare sempre più diviso.

Ecco come Malaguti racconta la vicenda Pinna:

«Paola, che succede? Parla con me. Chiariamoci, dai». Distensivo. Amichevole. Paterno. Venti minuti di colloquio intenso. Un confronto vero. Nel corso del quale Grillo assicura alla parlamentare sarda che nemmeno la Rete si scatenerà più. Che finiranno i commenti velenosi – a volte vergognosi – postati contro di lei. La Pinna apprezza. E il deputato Andrea Colletti, folgorato sulla via di Damasco, ritira la richiesta di espulsione prevista nell’ordine del giorno della prossima riunione congiunta.

Ma oltre a lei, anche Tommaso Currò era in odore di “nomination” per essere espulso. E anche lui, scrive Malaguti, avrebbe ricevuto una telefonata:

Anche il deputato Tommaso Currò – considerato il prossimo sul tapis roulant del cartellino rosso per avere commesso lo stesso identico insopportabile reato della collega Pinna – riceve una telefonata di Grillo. I toni sono gli stessi. Il tentativo di ricucire. Di riseppellire l’ascia di guerra. «Nessuno verrà espulso, ma veniamoci incontro. Dimostriamo a tutti che siamo un gruppo vero».

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