Beppe Grillo: “Col Jobs Act di Renzi tutti schiavi. E i sindacati tacciono”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Marzo 2014 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo: "Col Jobs Act di Renzi tutti schiavi. E i sindacati tacciono"

Beppe Grillo: “Col Jobs Act di Renzi tutti schiavi. E i sindacati tacciono”

ROMA – Con il Jobs Act di Matteo Renzi tutti i lavoratori saranno ridotti in schiavitù. Col silenzio dei sindacati. Beppe Grillo sul suo blog attacca a testa bassa Matteo Renzi e il suo piano per la riforma del lavoro. Tutto in attesa dell’intervista di venerdì in cui Grillo si confronterà con Enrico Mentana e parlerà, ovviamente, anche di Renzi.

Secondo Grillo

“Il silenzio dei sindacati e dei partiti “de sinistra” di fronte alla manovra di Renzie che rende il precariato stabile e di fatto cancella le garanzie per i lavoratori dipendenti è l’ennesima prova che in Italia i lavoratori non hanno più rappresentanza”. 

“L’entusiasmo con il quale è stata accolta la manovra dai cosiddetti rappresentanti dei lavoratori li accomuna a dei tacchini in festa per il Giorno del ringraziamento” scrive il leader M5s in un post durissimo con Renzi.

“La riforma del lavoro di Renzie prevede “il contratto di lavoro sino a tre anni con possibilità di rinnovo senza pause senza interruzioni e senza causali”. In sostanza, il rinnovo del precariato ogni tre anni a discrezione del datore di lavoro senza più specificare il progetto al quale èdestinato il dipendente e senza interruzioni tra un contratto e il successivo. Una equiparazione del contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato che così nel tempo scomparirà”.

“Tutti precari, più nessun dipendente con i diritti attuali. Un modo suggerito dall’Europa delle banche e accolto da Renzie con entusiasmo per scaricare i costi della crisi sulla diminuzione del costo del lavoro. Perché alla fine di questo si tratta. Barattare la diminuzione dello spread con la riduzione in semi schiavitù degli italiani”.