Grillo vede il complotto: “Aboliranno il porcellum per toglierci dal Parlamento”

Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA – Per Beppe Grillo è a tutti gli effetti un complotto. Un disegno ordito dai partiti tradizionali per impedirgli di vincere a mani basse le elezioni politiche del 2013 e che ha nello strumento di voto, ovvero la legge elettorale, l’arma utilizzata per impedire al Movimento a 5 stelle di arrivare primo. Un finale che evidentemente il comico politico genovese giudica il più probabile.

Scrive Grillo sul suo blog che i partiti finiranno per mettersi d’accordo e abolire l’attuale legge elettorale, il cosiddetto “porcellum”. Ma non lo faranno perché la legge non funziona o non rappresenta in modo fedele la volontà degli italiani.

Per Grillo il motivo è diverso:  “Con il Porcellum, del quale per tutta una legislatura non e’ fregato nulla a nessuno, il M5S potrebbe ottenere il premio di maggioranza. Per i partiti sarebbe notte. Pece nera. Da qui – prosegue Grillo – al 2013 ci sono quindi vari scenari possibili all’esame dei partiti”.

Tutto secondo il leader dei Cinque stelle è sorretto da una premessa, ovvero che i partiti non vogliono i grillini “tra i c…ni”. E che quindi cercheranno un compromesso anche non gradito pur di impedire che una vasta rappresentanza dei Cinque Stelle faccia parte del prossimo parlamento. Sul suo blog, quindi, Grillo si lancia in una sorta di previsione fanta-politica immaginando quattro ipotetici scenari futuri.

Nel primo scenario, restando il Porcellum, due coalizioni, “Pdl+Lega, Pdmenoelle+UDC+SEL+ “chiunque altro ci voglia stare” si presentano” alle elezioni. L’obiettivo, secondo Grillo, è raccattare più voti possibili per fare una grande coalizione e un “governo di unità nazionale”. Ma qui ci sarebbe il rischio della vittoria dei Cinque Stelle, rischio che secondo Grillo è quello che i partiti vogliono evitare.

Al dominio della fantapolitica appartengono gli altri scenari. Il secondo, la nuova legge anti Grillo, ovvero il complotto

Pungolati da Napolitano, i partiti riscrivono finalmente la legge elettorale. La scrivono ovviamente pro domo loro, disegnandola sull’esclusione del M5S dal Parlamento o per una sua ridottissima rappresentanza. Questa ipotesi non ha controindicazioni, ma è di difficile attuazione per la mancanza di tempo e la ritrosia dei segretari di partito a mollare il Porcellum che consente di eleggere madri, amanti, figli e cognati.

il terzo, elezioni rinviate e Bonino presidente:

le elezioni vengono rinviate di un anno di fronte all’aggravamento della crisi economica (tra un anno sarà fortemente peggiorata). Uno scenario possibile sia per le attuali leggi che per la Costituzione. Rigor Montis viene quindi confermato nella sua carica di presidente del Consiglio dalla BCE, l’attuale rappresentanza parlamentare guadagna (in tutti i sensi) un altro anno ed elegge una donna, come auspicato da Napolitano, Emma Bonino, ultra liberista e frequentatrice del Bildeberg. Questa ipotesi ha come controindicazione l’esplosione di scontri sociali, ma in cambio consente l’assoluto controllo del Parlamento.

e il quarto, la Grande Coalzione Monti:

 Una coalizione Pdl, Pdmenoelle, Udc con Rigor Montis come candidato premier, si presenta alle elezioni con il Porcellum. Ottiene il premio di maggioranza. Tutto cambia perché nulla cambi rispetto ad ora per altri 5 anni. Nessuna controindicazione se non la presenza del MoVimento 5 Stelle in Parlamento.
Per ognuna di queste ipotesi va considerata comunque la possibilità di una crisi economica anticipata senza precedenti. In questo caso varrebbe una quinta ipotesi che contempla l’uso di centinaia di elicotteri per la fuga della classe politica che oggi, di fronte allo sfascio del Paese, di cui ha la totale responsabilità, discute soltanto di alchimie elettorali e di alleanze.

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