Beppe Grillo: ecco le regole per scegliere i candidati M5s alle europee

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Marzo 2014 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo: ecco le regole per scegliere i candidati M5s alle europee

Beppe Grillo (Foto LaPresse)

ROMA – Due votazioni in rete. Prima quella regionale e chi prenderà più voti sarà ammesso alla seconda votazione per le macroregioni. Queste le regole per scegliere i candidati  del Movimento 5 stelle alle elezioni europee del 25 maggio dettate da Beppe Grillo. Il leader M5s non esclude alleanze col Pd in Europa, come spiega in un’intervista al Mattino. Alleanze su temi specifici e che in caso vittoria M5s potrebbero aprire “crisi nel Pd”.

Beppe Grillo nell’intervista spiega:

“Faremo due votazioni in rete. Ce ne sarà una prima regionale. Chi prende più voti passa di diritto alle seconde che riguarderanno le macroregioni”.

Il “recall”, cioè la doppia votazione, servirà a limitare il rischio di eleggere altri dissidenti. Un rischio concreto e da scongiurare dopo le vicende di espulsioni di deputati e senatori M5s in Parlamento. Grillo spiega:

“C’è un codice di comportamento. E per le Europee ci saranno integrazioni che pubblicheremo. Sono previste delle penali. Per la prima volta inseriremo il ”recall””.

Il recall sarà uno strumento per permettere agli elettori di revocare il mandato agli eletti dissidenti e potrà essere richiesto dal 10% degli aventi diritti nel collegio in cui il rappresentante è stato eletto.  L’obiettivo di Grillo è cambiare l’Italia passando dal’Europa:

“Ci aspettiamo quella forbice lì. Per fare un gruppo devi avere 25 parlamentari, più la rappresentanza di sei Paesi oltre il tuo. Poi deciderà laRete se fare accordi, se fare un gruppo da soli o un gruppo con altri che abbiano dei punti in comune con il nostro programma. Questo sarà deciso da tutti. Noi andremo a dire: fiscal compact no, il Mes no. Andremo a proporre gli eurobond”.

E non sono escluse alleanze in Europa:

“Rischio di trovarci sul fronte anti-euro con partiti populisti? Se ci sono piccoli partiti che fanno gruppo e che possono avere punti in comune con il nostro programma non vedo perché no. Ma questa è una decisione che prenderemo dopo aver visto chi sono. Decideremo di volta in volta. Abbiamo tre mesi di tempo dopo le elezioni,vediamo”.

La posizione sull’Europa per Grillo non cambia:

“Se la gente chiede di uscire dall’euro, si esce”.

E non è escluso il lancio di un referendum:

“È una decisione che va sottoposta al giudizio del popolo,come faranno gli inglesi nel 2016,come hanno fatto gli irlandesi,come hanno fatto i danesi, come hanno fatto nei Paesi dove c’è una democrazia ‘strana’”.