Beppe Grillo: la cartina pre-Unità è del 1494, la “serva Italia” rinascimentale

Beppe Grillo: la cartina pre-Unità è del 1494, la "serva Italia" rinascimentale
Beppe Grillo: la cartina pre-Unità è del 1494, la “serva Italia” rinascimentale

ROMA – Beppe Grillo: la cartina pre-Unità è del 1494, la “serva Italia” rinascimentale. Di quale Italia parla Beppe Grillo quando vagheggia un ritorno allo spezzatino pre-unitario? “E se domani…”, il post sul blog che denuncia il fallimento dell’arlecchinata italiana e l’inevitabilità di un processo disgregatore (molto apprezzato dalla Lega) è corredato da una cartina d’Italia rivelatrice. Una cartina di tornasole perché non all’800 pre 1861 dell’Unità d’Italia si riferisce ma, facendo retrocedere di parecchio la macchina del tempo, al 1494. Cioè la data d’inizio della prima “guerra italiana” (la discesa di Carlo VIII), quando ancora l’aggettivo aveva ancora solo un significato potenziale. A voler prendere sul serio la provocazione di Grillo, la “storia brutale  la cui memoria non ci porta a gonfiare il petto, ma ad abbassare la testa” non va messa a carico dei Savoia e degli ideali risorgimentali: gli irresponsabili vanno cercati in quei sognatori rinascimentali che per primi, accolto il lascito universale di Dante, Petrarca e Boccaccio, volevano offrire un territorio comune all’identità italiana in via di costruzione, ma radicata nella lingua e nel genio italico. Proprio nel 1492, mentre il genovese Colombo scopriva l’America per conto della regina di Spagna, con la morte di Lorenzo il Magnifico a Firenze, tramontava il sogno di liberarsi dal giogo straniero. Ritardando di quasi quattro secoli la formazione di uno stato nazionale (chi può escludere che in un altro post, o altra esternazione improvvisata Grillo non denuncerà l’assenza di senso dello Stato, prima che di spirito patriottico tra gli italiani?). Quella che ha in mente Grillo è la “serva Italia, di dolore ostello” citata da Dante nel Purgatorio. Nega in linea di principio e per difetto di storicizzazione l”esortazione a pigliare l’Italia e liberarla dalle mani dei barbari” di Machiavelli per farne uno stato accentrato. Guicciardini pensava invece a uno Stato federale, ma con lo stesso obiettivo. Oggi federalismo, che tecnicamente significa federare, unire parti distinte in un soggetto unico, è in mano a chi, ieri la Lega, oggi l’estemporaneo Grillo, vuole, tecnicamente,  disgregare, disunire.

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