Beppe Grillo a M5s: “Chi sta con Adele Gambaro fuori”. Ma ribelli hanno un piano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Giugno 2013 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo a M5s: "Chi sta con Adele Gambaro fuori". Ma ribelli hanno un piano

Beppe Grillo con Gianroberto Casaleggio (foto Lapresse)

ROMA – Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo contro i dissidenti. Il caso di Adele Gambaro potrebbe influire in maniera molto più decisiva sul futuro del Movimento. Perché chi difende la Gambaro potrebbe essere fatto fuori dal “capo”. Ma, scrive Tommaso Ciriaco su Repubblica, se il “capo” scopre di essere in minoranza, potrebbe addirittura mollare e rifondare il movimento con i fedelissimi. Invece sul Corriere della Sera Emanuele Buzzi scrive che i ribelli M5s starebbero pensando di formare un nuovo gruppo parlamentare, magari infoltito da fuoriusciti di altri partiti della sinistra.

Scrive Ciriaco che i dissidenti del Grillo-pensiero potrebbero essere più di quelli previsti:

ma per Grillo “il rischio di essere messo in minoranza è considerato minimo e comunque non giustifica ipotesi di mediazione: “Non c’è problema, se decidono diversamente prendo il simbolo e me ne vado”. Lo seguirebbero i fedelissimi, che popolano soprattutto il gruppo della Camera”.

Ma il vero scontro, scrive Ciriaco, si starebbe consumando al Senato, dove i dissidenti starebbero provando a mettere in difficoltà il nuovo capogruppo, Nicola Morra. La votazione sulla Gambaro (prevista il 17 giugno) potrebbe essere l’occasione giusta.

I ribelli, però, sono pronti a tentare un nuovo assalto lunedì. Il piano, al quale stanno lavorando già da ieri pomeriggio, è quello di chiedere un nuovo voto. L’obiettivo è sfiduciare Morra

Buzzi sul Corriere invece ipotizza che un gruppo di parlamentari M5s starebbe tentando il “colpaccio”, formando un nuovo gruppo parlamentare e puntando addirittura a mettere in difficoltà il governo, costringendolo a “maggioranze variabili”:

Si tratterebbe di una pattuglia più nutrita, che pescherebbe anche in altri partiti di cen- trosinistra, dando vita a un’ala nu- mericamente robusta. Un gruppo che peserebbe come una spada di Damocle sugli equilibri dell’esecutivo Letta, evocando scenari di maggioranze variabili. «A questo punto sarebbe fondamentale rag- giungere quota 16 — commenta un parlamentare —: quella è l’asticella di senatori transfughi neces- sari per rendere questa eventuale