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Beppe Grillo: “Quanti sono i Kabobo d’Italia?”

di Alessandro Avico |16 Maggio 2013 14:19

ROMA – ‘‘Quanti sono i Kabobo d’Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno”. E’ l’articolo che Beppe Grillo rilancia dal suo blog, annunciando che stasera sarà in piazza a Treviso per il tour elettorale. Il riferimento è al cittadino ghanese che ha ucciso tre persone a colpi di piccone in strada a a Milano. Poi il leader del M5S cita altri due episodi di cronaca nera che hanno come protagonisti negativi tre immigrati: ”Un portoghese originario dell’Angola”, ”una ghanese” e ”un senegalese”.

”Tre casi diversi. Un comunitario portoghese che doveva (deve) stare in carcere, qui o al suo Paese, e comunque va reimpatriato. Un ghanese che doveva essere considerato sorvegliato speciale per la sua violenza. Un senegalese il cui decreto di espulsione non è mai stato applicato”, scrive Beppe Grillo.

”Chi è responsabile?”, domanda il leader del M5S. ”Non la Polizia che più che arrestarli a rischio della vita non può fare. Non la magistratura che è soggetta alle leggi. Non il Parlamento, che ha fatto della sicurezza un voto di scambio elettorale tra destra e sinistra e ha creato le premesse per la nascita del razzismo in Italia. Nessuno è colpevole, forse neppure Kabobo. Se gli danno l’infermità mentale presto sarà di nuovo un uomo libero”.

Nell’articolo Grillo descrive i tre casi di cronaca nera: ”Un cittadino portoghese originario dell’Angola che stacca a un passante un orecchio a morsi”; ”un cittadino ghanese, già identificato per atti violenti, tra i quali l’aggressione alla Polizia a Bari-Palese insieme ad altri immigrati, e per questo incarcerato per sei mesi, uccide a picconate tre persone e ne ferisce altre tre”; e, infine, ”un senegalese, Ablaye Ndoye, spacciatore, è arrestato per l’omicidio di Ilaria, una ragazza di diciannove anni, picchiata durante un tentativo di stupro con tale violenza da farla soffocare dal sangue delle ferite al setto nasale”.

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