Beppe Grillo: “Monti energumeno anticostituzionale”. E lancia la sua agenda

Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA – Un “energumeno anticostituzionale” e un “presuntuoso”. Beppe Grillo attacca Mario Monti e, partendo da una critica all’agenda, conclude mettendo in mora le scelte del premier: “E’ un fenomeno della autoreferenzialità estrema, un energumeno anticostituzionale, un presuntuoso che non ammette lo sfascio economico di cui è diretto responsabile”.

Grillo, sul suo blog, afferma poi che “il programma di Rigor Montis, nel caso il Movimento a Cinque Stelle riesca a partecipare alle elezioni e le vinca (perché porsi limiti?) diventerà carta straccia con buona pace dei suoi sostenitori Casini e Fini. Del doman non v’è certezza, ma con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c’è l’assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell’Italia”.

L’Agenda Grillo, che è “un estratto dal Programma del M5S e delle proposte discusse nel forum e nel blog”, scrive ancora il fondatore del M5s “dà molta più fiducia”. E allora via: si parte dalla legge anticorruzione per passare al reddito di cittadinanza e all’abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni) ma c’è anche l’abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali e l’introduzione del referendum propositivo e senza quorum come pure il referendum sulla permanenza nell’euro e l’obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese. Non solo, si lancia l’idea di una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti e l’elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato oltre all’istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent’anni, la previsione di un massimo di due mandati elettivi . Ma c’è anche la legge sul conflitto di interesse e misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese. Si indica il ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav e l’informatizzazione e semplificazione dello Stato. A ciò si aggiunge l’accesso gratuito alla Rete per cittadinanza.

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