ROMA – Beppe Grillo dice no agli insulti nei confronti del ministro Maria Elena Boschi e annuncia, su Facebook e sul suo blog, che i nomi di chi ha offeso sono a disposizione della polizia postale e dello stesso ministro.
Allo stesso tempo, però, Grillo spiega di ritenere che ad insultare il ministro non siano stati elettori dal Movimento. Può essere stato chiunque, la sua tesi, anche i giornalisti che poi Beppe Grillo hanno attaccato per gli insulti.
Il post di Beppe Grillo:
Gli insulti al ministro Boschi comparsi su Facebook sono stati ricondotti dai giornali di regime a Beppe Grillo, al M5S, ai suoi attivisti. La realtà delle cose ci dice che questi insulti sono stati scritti da alcuni utenti facebook, la cui identità non è certificata.
Per quello che si sa possono essere stati scritti dagli stessi giornalisti che hanno fatto gli articoli o da esponenti del pd come successo in passato.
I nominativi degli iscritti Facebook autori degli insulti, in gran parte cancellati, sono a disposizione del ministro Boschi qualora volesse attivare la polizia postale per giungere alla loro identità e agire per vie legali in tutela della sua reputazione.