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Beppe Grillo “processa” Adele Gambaro: lunedì giudizio su espulsione

di Daniela Lauria |13 Giugno 2013 18:42

Beppe Grillo “processa” Adele Gambaro: lunedì giudizio su espulsione

ROMA – Beppe Grillo “processa” Adele Gambaro, la cittadina-senatrice che ha osato attribuire ai toni troppo aspri del comico il flop elettorale delle ultime amministrative. L’ annuncio ufficiale sul suo blog: ”L’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari M5S – si legge – è convocata per lunedì pomeriggio per valutare la proposta di cessazione dell’appartenenza al gruppo parlamentare” della senatrice Adele Gambaro, ”da sottoporre successivamente al voto decisivo della rete”.

Come successo già negli altri casi di epurazione, il voto espresso dai gruppi parlamentari verrà poi ratificato dalla rete con un referendum online. Vince la linea dura del leader e Gambaro sarà giudicata proprio come si fa nelle aule di tribunale. Non a caso Vito Crimi e Nicola Morro, rispettivamente ex e attuale capogruppo al Senato, e autori del comunicato comparso sul blog di Grillo, scrivono sotto l’eloquente titolo: “Gambaro a giudizio”.

La cittadina-senatrice Gambaro, con le sue ripetute dichiarazioni ai media, esclusivamente a titolo personale, nelle quali ha esternato analisi politiche attaccando Beppe Grillo e attribuendo allo stesso gli esiti dei risultati elettorali, ha messo in atto un’azione lesiva dell’immagine e dell’attività del MoVimento 5 Stelle. A seguito delle numerose sollecitazioni pervenute dalla rete, i sottoscritti hanno invitato la stessa a trarne le dovute conseguenze e dare quindi seguito alle sue dimissioni da parlamentare del Senato. La stessa, avendo inizialmente manifestato piena disponibilità al fine di non procurare danno al gruppo, ha poi fatto sapere di aver modificato la sua scelta. La senatrice Gambaro, ritenendo opportuno procrastinare qualunque tentativo di chiarimento e di composizione della questione, diversamente da quanto aveva garantito in precedenza, ha posto in essere un problema squisitamente “italico”: evitare il rispetto di regole che, ancorché non scritte, sono prima di tutto logiche e morali, tanto che la stessa, in occasione delle Parlamentarie, aveva promesso che nel caso di disaccordo con la linea del Movimento 5 Stelle, avrebbe dato le sue dimissioni dal Parlamento. Spiace che invitare alla coerenza ed al rispetto del patto elettorale sul quale si fonda ogni responsabilità politica nei confronti dei cittadini, sia per alcuni così impegnativo da rispettare. L’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari MoVimento 5 Stelle è pertanto convocata per lunedì pomeriggio per valutare la proposta di cessazione dell’appartenenza al gruppo parlamentare, da sottoporre successivamente al voto decisivo della rete, cui spetta l’ultima parola.

Ma la dissidente non sembra intenzionata a mollare. “Non ho assolutamente intenzione di passare al Gruppo Misto – aveva detto giovedì mattina – Io sono ancora nel M5S e ci rimango finché non dovessero decidere di espellermi”. Beppe Grillo “deve stare attento, non può fare così”, ha aggiunto la senatrice. “Non è più un uomo qualunque, rappresenta milioni di italiani. Io non ho offeso nessuno e sono stata offesa, pretenderò da lui pubbliche scuse”. Anzi più: “Se mi minaccia, lo denuncio”.

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