ROMA – Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sconfessano i senatori M5s che mercoledì hanno presentato, facendolo approvare, un emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità. Lo stop di Grillo e Casaleggio ha creato molto subbuglio tra i parlamentari Cinque Stelle e la questione è stata affrontata giovedì sera in un’assemblea di deputati e senatori M5S. La conclusione? Discutere della questione in un faccia a faccia immediato la prossima settimana tra i gruppi di Camera e Senato e Beppe Grillo .
“La riunione è stata tranquilla, ci siamo confrontati come al solito. Grillo? Verrà è tanto tempo che non lo fa e ci parleremo, anche di questo” dice Andrea Cecconi che osserva: “Il problema è stato con la rete, andava preparata ad una notizia come questa. Si è trovata di fronte ad un fatto i cui contorni erano difficili da capire. Insomma si poteva preparare e spiegare tutto un po’ meglio”.
“E’ vero che la questione dell’immigrazione non era nel programma elettorale ma in quel momento non c’era l’emergenza immigrati”, osserva il deputato Mattia Fantinati uscendo dalla riunione. E aggiunge: “Ma non possiamo non prendere posizione su argomenti che interessano nel vivo la vita del Paese. Forse – continua – c’è stato un problema di comunicazione: non sono state ben comprese le ragioni che hanno portato a proporre questa modifica che non è, però una cancellazione della Bossi-Fini. Anche per Fantinati “non c’è alcuna spaccatura fra di noi e ognuno sulla questione la pensa come crede. L’importante – conclude – resta prendere una posizione condivisa dalla maggioranza”.
“La loro posizione in Commissione è del tutto personale, non faceva parte del programma. Non siamo d’accordo sia nel metodo e nel merito”, aveva detto Grillo. E in Senato, durante la discussione sull’emendamento presentato dai due, è scoppiata una bagarre, quando i leghisti hanno alzato dei cartelli di protesta contro l’abolizione del reato di clandestinità.
La motivazione di Grillo e Casaleggio è che “se ci fossimo presentati “se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità l’M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico“. Perché eliminare il reato è come “un invito agli emigranti dell’Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia“.
Sul blog di Grillo si trova di tutto, dall’appoggio incondizionato al leader:
“Il multiculturalismo ha fallito. Chi vuole vivere in Italia lo deve fare alle nostre condizioni, rispettando la Repubblica”; “Fuori dal movimento. Si deve seguire un programma”; “siamo diventati il campo di internamento del mondo. il direttore è la clandestina kyenge”; “Non è RAZZISMO dire che, ora come ora, non possiamo accogliere extra-comunitari in Italia”.
“Durissima anche la reazione di Bruno, che arringa: «Finalmente! Beppino e GianRobertino si sono rivelati per quello che sono! Due neo-fascisti, con forte propensione alle discriminazioni razziali». Per poi rincarare: «Se ne fregano dei poveracci che fuggono dalle guerre e dalla fame, spesso andando incontro alla morte. La politica dell’accoglienza, della solidarietà non pagano! Lo hanno appreso dal loro maestro Silvio; e lo dichiarano apertamente!!!»”
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