ROMA – Sulla legge elettorale Beppe Grillo mette i paletti alla possibile (ma non probabile) intesa col Pd. Senza preferenze, spiega il leader del Movimento 5 Stelle, non c’è intesa possibile. Le parole di Grillo arrivano proprio nel giorno in cui Matteo Renzi incontra Silvio Berlusconi rinsaldando in qualche modo il patto del Nazareno, quello che comprende anche l’accordo sull’Italicum, la legge elettorale frutto proprio di quell’intesa.
Così Beppe Grillo che proprio oggi 3 luglio si è presentato alla Camera dei Deputati per un incontro con i suoi contrattacca:
“La loro legge ha dei caratteri incostituzionali. Noi vogliamo le preferenze e abbiamo fatto una cosa nei confini della Costituzione”
Al nuovo incontro, quello di lunedì prossimo tra Pd e M5s Grillo comunque non andrà: “Sono emotivo” ha spiegato ai cronisti.
Difficile, quasi impossibile, ipotizzare una trattativa con il Pd su una base simile. Le preferenze sono inaccettabili per Forza Italia, dividono il Pd mentre piacerebbero e non poco ad altre forze dell’area di centrodestra: alfaniani su tutti.
Sulle riforme, invece, Grillo ha un atteggiamento appena più possibilista. E a domanda dei cronisti risponde: “Le appoggeremo? Dipende dalle proposte”.
Arrivano però nuove parole pesanti contro Matteo Renzi:
“Renzi è un po’ boriosetto. Forse ci crede ma è usato dai poteri forti. Vi ricordate Scajola? Renzi è andato un po’ oltre l’inconsapevolezza. Non so se mi fido”.
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