Berlusconi a Guzzanti: "Nessun governo fantasma"

ROMA, 5 NOV – ''Sono molto grato al presidente Napolitano per il suo lavoro e la sua rettitudine. Dunque penso che quelli che lavorano per un governo fantasma schivando il passaggio elettorale si illudono. Possono stare tranquilli. Io ho finito con questo giro. Tornero' a farmi eleggere, mi occupero' del partito, faro' il padre nobile''. E' quanto Silvio Berlusconi avrebbe detto a Paolo Guzzanti, parlamentare che ha votato la fiducia al governo, durante una recente conversazione privata a Palazzo Grazioli. La conversazione e' stata riportata sul sito di Guzzanti tutta tra virgolette. E tratta moltissimi argomenti di attualita'. ''Sarei favorevolissimo – dice Berlusconi a Guzzanti – a fare il cosiddetto passo indietro se soltanto avessi uno straccio di alternativa. Invece non c'e' nulla di nulla in un momento in cui il Paese ha bisogno di un governo che lavori ora dopo ora''. Piuttosto distaccato il giudizio nei confronti dell'Europa e di Sarkozy: ''L'Italia messa sotto controllo e' una forzatura assoluta. Non abbiamo chiesto una lira, abbiamo chiesto soltanto di avere dei referenti cui dimostrare la serieta' con cui intendiamo assolvere ai nostri impegni. La questione della non credibilita' dell'Italia e' in questo momento figlia dell'irritazione di Sarkozy perche' Bini Smaghi non ha lasciato il suo posto nella Bce''. Un capitolo a parte e' dedicato – secondo il virgolettato riferito da Guzzanti – ai ''dissidenti che dicono di voler andar via''. Per il premier ''si tratta di alcuni tra i migliori amici fra i piu' cari e i piu' fedeli i quali si sentono frustrati e persino traditi. Hanno passato una vita in Parlamento umilmente a spingere i bottoni e vedono gli ultimi arrivati che ottengono posti di governo. Dietro di loro non c'e' nessun disegno politico, sono soltanto arrabbiati. Dunque non posso lasciarli andare via senza averli incontrati tutti, non per questa cosa orrenda che descrivono come calcio mercato, ma per rimotivarli, e se necessario anche con incarichi meritati''. Infine Berlusconi esclude il ricorso ad un governo tecnico ''che nessuno vuole. Non ci sono i numeri, non c'e' un leader, un programma, nulla salvo questo straordinario obiettivo di fare fuori me''.

Gestione cookie