ROMA – Governo sarà e con appoggio del Pdl. Così, Silvio Berlusconi, prima ancora di sapere chi sarà il premier e chi saranno i ministri fa capire subito quali sono le sue priorità: via l’Imu e subito riforma del fisco. Altrimenti, secondo il leader del Pdl, meglio tornare subito alle elezioni.
Secondo il Giornale Berlusconi punta a un governo che duri almeno due anni e che punti alle riforme:
“Ho pareggiato, quasi vinto le elezioni. E l’ho fatto su un programma fiscale ambiziosissimo. O il governo che andiamo a fare corrisponde ai sentimenti di dieci milioni di italiani che hanno votato per noi oppure è meglio non perdere tempo e tornare alle urne” le parole che secondo Adalberto Signore avrebbe pronunciato Berlusconi.
Il Berlusconi pubblico e ufficiale è parzialmente diverso: è un Berlusconi che esclude il ritorno alle urne e che appare molto più soft. Invece, sul piano fiscale del Pdl, ovvero abolizione dell’Imu, taglio dell’Irap e nuova Equitalia non intende trattare. E che avverte: “No a riedizioni del governo Monti”.
Non a caso, assicura il Giornale, la “macchina elettorale di via dell’Umiltà non si è mai fermata” e la sondaggista di riferimento, Alessandra Ghisleri, continua a sfornare numeri sui risultati possibili di eventuali elezioni anticipate. Per Berlusconi, da questo punto di vista, il momento è propizio: Beppe Grillo è in fase discendente mentre il Pd è a pezzi e momentaneamente senza leader. Tornare alle urne prima che Matteo Renzi si prenda definitivamente il partito potrebbe essere un vantaggio tutt’altro che trascurabile.
Anche Angelino Alfano, non a caso, rimane coperto: “Non so se il governo di larghe intese nascerà – le sue parole – ma se così fosse deve essere forte”. E sopratutto: “Deve abolire l’Imu e rimborsarla”.
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