Berlusconi ai cattolici: "Io rispettoso, i giornali mentono"

ROMA, 23 OTT – Silvio Berlusconi nega risolutamente di aver voluto offendere i sentimenti dei cattolici italiani nelle cene con ospiti femminili in casa propria. E quando Vespa gli fa presente che la rappresentazione data al pubblico delle sue serate abbia creato malessere in tanta gente, il premier dice di essere dispiaciuto che ''le versioni fornite dai giornali di alcune cene svoltesi in casa mia abbiano potuto turbare i sentimenti di qualcuno. Ma io, cattolico, ho avuto sempre un profondo rispetto per la religione e per la sensibilità di chi la pratica. Vivere la religiosità – spiega – per me non significa solo avere una chiesa nella casa di Arcore, in cui si sono celebrati matrimoni, funerali e battesimi di miei congiunti, né sentirsi al sicuro per le preghiere di otto zie suore di Maria Consolatrice. Le mie radici si saldano in quei valori cristiani e quindi umani con i quali sono cresciuto in famiglia e nell'ambiente ecclesiale della scuola salesiana, e che poi ho trasmesso ai miei figli''.

Sono, assicura il presidente del Consiglio, ''valori preziosi che non sono per me negoziabili. Figuriamoci, dunque, se posso permettere che in casa mia si compiano atti blasfemi''.

E nemmeno gli approcci saffici di cui si è favoleggiato? Chiede sempre Vespa. ''Ma quali approcci! Chi ha raccontato cose di questo genere – sottolinea – deve aver avuto qualche buon motivo, non certo commendevole, per inventarsele''. Inventate come, assicura subito dopo rispondendo ad un'altra domanda, ipotizzati travestimenti da suore e atteggiamenti sacrileghi. ''Non c'è mai stato in modo assoluto alcun atteggiamento che potesse offendere chicchessia e tantomeno la nostra religione''.

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