Ballottaggi, Berlusconi, ok dà Bossi: “Maggioranza coesa. Andiamo avanti”

Pubblicato il 30 Maggio 2011 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Abbiamo perso, è evidente” , “non c’è altra strada se non tenere i nervi saldi e andare avanti; la maggioranza è coesa e determinata” nel fare le riforme a cominciare dal “fisco, dalla giustizia e dal piano per il Sud”: lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando i risultati dei ballottaggi di oggi, 30 maggio. Il presidente del Consiglio ha parlato al telefono con il leader della Lega Umberto Bossi, che ha dato il via libera per proseguire con l’azione di governo.

Berlusconi, riporta il Corriere della Sera, ha aggiunto che “ogni volta che vengo sconfitto triplico le forze”. Il Pdl non ha perso solo Milano, ma anche Cagliari, Trieste e Novara.

Il premier, impegnato a Bucarest per un vertice intergovernativo Italia-Romania, non rilascia dichiarazioni. “Non so ancora niente” dice a chi gli chiede dell’esito del voto amministrativo.Ai giornalisti che gli hanno fatto notare che le urne non hanno premiato il Pdl, il presidente del Consiglio ha replicato: “Vediamo, vado su (in stanza in albergo, ndr) e poi faccio una dichiarazione”.

”Ora i milanesi devono pregare il buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo”. Così Berlusconi ha commentato la vittoria di Giuliano Pisapia a Milano, assicurando che la città ”non era amministrata male”. E si è detto anche certo che a Napoli, dopo aver eletto De Magistris, ”si pentiranno tutti moltissimo”.

”Ora i milanesi devono pregareil buon Dio che non gli succeda qualcosa di negativo”. Così ilpremier Silvio Berlusconi ha commentato la vittoria di GiulianoPisapia a Milano, assicurando che la città ”non eraamministrata male”. E si è detto anche certo che a Napoli,dopo aver eletto De Magistris, ”si pentiranno tuttimoltissimo”.

”Il partito adesso farà un ragionamento sulla propria organizzazione che avevamo già in mente di fare per radicarci di più sul territorio”, ha detto Berlusconi. “Adesso ci vediamo e vedremo come radicare molto di più sul territorio il partito”.