Vertice Italia-Francia, la rabbia di Bossi: “Berlusconi ci prende in giro”. Bersani: “Verifica parlamentare”

Pubblicato il 27 Aprile 2011 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

ROMA – La prima pagina del quotidiano leghista La Padania, non lascia spazio all’immaginazione: “Siamo diventati una colonia francese”. “L’accusa nei confronti del Cavaliere”, spiega La Padania, “è quella di non aver difeso minimamente le nostre posizioni, di essersi fatto travolgere dalla prepotenza d’oltralpe”. Il sì ai bombardamenti in Libia è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: le lamentele leghiste vanno dalle scalate a Edison e Parmalat da parte di gruppi francesi, alla posizione sul nucleare.

Il Carroccio rinfaccia inoltre al premier di non averlo consultato prima di fare le sue scelte, trattandolo alla stregua di un “cieco e sordo passacarte di qualsiasi stravaganza”, e di aver travolto il lavoro di Tremonti e Maroni. “Il quadro è fosco, a pochi giorni dalle amministrative”, conclude La Padania. Parole che sembrano indicare l’ultimo appello che la Lega è intenzionata a concedere a Berlusconi.

L’opposizione fiuta invece l’opportunità di mettere in difficoltà il governo e chiede una verifica parlamentare: “Mi pare che di fronte a contingenze così rilevanti non abbiamo una maggioranza, né un governo che tenga la barra”, osserva il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Quindi, probabilmente, bisognerà riverificare in Parlamento lo stato delle cose”.

E l’occasione per un voto sulla politica estera potrebbe arrivare presto: oggi i ministri La Russa e Frattini riferiranno alle Camere sulle nuove mansioni degli aerei italiani in Libia. “Se il Parlamento ci chiedesse di votare un ordine del giorno”, ha dichiarato il ministro della Difesa, “non potremmo certo esimerci”.

Le differenti posizioni tra Lega e Pdl sulla crisi libica hanno generato realmente una frattura nella maggioranza. Tanto che questa settimana non ci sarà il Consiglio dei ministri. La riunione potrebbe tenersi, a quanto si apprende da fonti di governo, solo nei primi giorni della prossima settimana.