Bossi: “Voto anticipato”. E Berlusconi si irrita: “Ma perchè parli a vanvera?”

“A cosa servono queste uscite? Bossi è riuscito a esasperare di nuovo il clima, proprio adesso che stavo riuscendo a calmare le acque. Perché parla a vanvera?”. Le parole non sono quelle di un leader del centrosinistra ma arrivano direttamente da Silvio Berlusconi in persona. L’irritazione del Cavaliere contro il suo principale alleato è dovuta al timore che il continuo evocare le elezioni anticipate abbia l’unico effetto di spaventare i peones interessati a passare il fosso.

“Noi stiamo pasturando in superficie per far venire i pesci a galla – spiega uno degli addetti alla compravendita – e Bossi si mette a fare tutto questo casino. In questo modo chi vuole venire con noi per evitare il voto, adesso si ritrae spaventato”.

A gennaio nascerà il gruppo vero e proprio e a quel punto contano di riuscire ad agganciare anche Carmine Patarino dal Fli e un paio deputati dell’Mpa. Berlusconi è scatenato in prima persona. Sl Quirinale lunedì si è preso sottobraccio Saverio Romano, ex Udc e regista del progetto, e si è fatto raccontare nei dettagli come stesse procedendo. Poi, incrociato Renzo Lusetti (ex Pd ora nell’Udc), Berlusconi non ha perso tempo ed è partito alla carica: “Carissimo Renzo, ma perché non lasci Casini e passi con Romano? Non hai capito che Casini ti porterà di nuovo con i comunisti?”.

Se, malauguratamente, dovesse fallire il progetto di allargare la maggioranza, Berlusconi si sta comunque preparando alle elezioni in primavera. Sempre lunedì, al termine del pranzo con gli eurodeputati del Pdl, ha dato a tutti i “compiti per le vacanze”. “Fatevi venire in mente un altro nome per il partito – ha detto – perché Fini ci farà un ricorso e non potremo usare né il simbolo né il nome del Pdl. I magistrati, con l’aria che tira, gli daranno sicuramente ragione”. L’idea per il nuovo nome gli era pure venuta: “Per l’Italia”. Poi gli hanno fatto notare che l’acronimo sarebbe stato P. L. I. e ha rinunciato.

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