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Napolitano: “Non è mio compito interferire, ma basta contrapposizioni”

di luiss_vcontursi |2 Febbraio 2011 12:27

Giorgio Napolitano

ROMA – Giorgio Napolitano manda un monito da Bergamo: “Non è il mio compito interferire nella dialettica politica” ma “basta contrapposizioni” sul federalismo e riforme.

Il Capo dello Stato, dunque, sottolinea le sue competenze e risponde, indirettamente, a chi lo tira per la giacca in questa convulsa fase politica. Rivendicando, invece, la tutela dell’unità nazionale “che si esprime nel complesso delle istituzioni, le istituzioni sono il mio solo punto di riferimento”. Il presidente, però, non rinuncia a lanciare un nuovo monito, chiedendo che su federalismo e riforme “si esca dalla spirale delle contrapposizioni”.

Secondo l’inquilino del Colle il federalismo e le riforme per attuarlo sono “ormai giunte a buon punto”. “E’ stato decisivo – spiega Napolitano – e resta oggi decisivo un clima di corretto e costruttivo confronto in sede istituzionale”.

“L’unità della nazione e dello Stato – continua Napolitano – hanno più che mai senso proprio in un mondo globalizzato e frammentato, nel quale un’Italia divisa o una macro regione italiana sarebbe solo un irrilevante frammento”.

Il capo dello Stato apprezza, inoltre, il “clima unitario” con cui si affrontano “differenze e contrasti” nelle istituzioni locali, dove “abbiamo un confronto più sereno che nella Capitale, a livello nazionale. E questo è un bene”.

Il capo dello Stato difende la validità delle Province e, anche se ciclicamente si discute se abolirle, al momento “non sono state avviate ipotesi di riforma dell’architettura costituzionale sotto il livello regionale. La Provincia in certe parti d’Italia è una entità reale”.

La giornata del presidente, la seconda in terra lombarda dopo la visita milanese di ieri, proseguirà con la celebrazione del 150esimo anniversario dell’unità d’italia “Bergamo città dei mille”.

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