ROMA – Si prospetta un calendario pericolosissimo per Silvio Berlusconi. Almeno tre date da qui alla fine di giugno faranno tremare il Cavaliere: il 19 giugno la Corte Costituzionale si occupa di lui sul legittimo impedimento richiesto dai difensori di Berlusconi per il processo Mediaset. Poi il 24 giugno sarà il lunedì nero della sentenza Ruby. Gli avvocati danno quasi per scontata la condanna. Infine, nella stessa settimana, dovrebbe prendere il via al Senato, nella giunta per le elezioni ed autorizzazioni, il caso dell’anno: quello per l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi.
Il quotidiano la Repubblica parla di due settimane di alta tensione. Il democratico Felice Casson annuncia: “Di certo noi chiederemo due cose, che il caso dell’ineleggibilità sia fissato al più presto, che il presidente del comitato che affronterà l’esame tecnico sia la nostra vice presidente Stefania Pezzopane”. Certo che il Pdl non gradirà: l’altro vice presidente, l’ex sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, ha già detto che quella dell’ineleggibilità di Berlusconi non è certo una priorità della giunta.
Intanto il neo-presidente, Dario Stefàno (Sel) avrebbe voluto tenere la prima riunione dell’ufficio di presidenza già questa settimana. Ma né il Pdl, né M5s gli hanno comunicato, dietro sollecito, i nomi dei capigruppo. Il Pd ha dato il suo, Giuseppe Cucca. Ma la questione rischia di tenere in ostaggio il Senato: i tempi non saranno brevi e il Pdl farà di tutto per allungarli.
I commenti sono chiusi.