Berlusconi alla Camera: “Qui non è in gioco la mia persona”. Dall’opposizione un coro: “Noooo”

Pubblicato il 13 Dicembre 2010 - 19:58 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Appello ai moderati, no all’ipotesi di un governo di transizione e invito a riflettere per non “tradire il mandato degli elettori”. Il discorso alla Camera di Silvio Berlusconi ricalca da vicino quello pronunciato in Senato.

Il premier spiega all’assemblea punto per punto perché chiede la fiducia. L’Aula, però, si scalda soprattutto verso la fine dell’intervento. Il premier spiega: “Qui non è in gioco il destino di Berlusconi”. Dai banchi dell’opposizione si leva un “noooo” di scherno. Il premier, allora, prova a ripetere la frase. E riceve la stessa identica contestazione. A quel punto il leader della Lega Umberto Bossi, prendendolo per un braccio, lo invita a resistere. E Berlusconi si morde la lingua e si arrende.

Il discorso del premier, invece, era iniziato all’insegna delle battute:  ”Vi ricordo – ha esordito Berlusconi tra gli applausi della maggioranza – che ho una certa età che, anzi, ho un’età catacombale e questi applausi potrebbero farmi male…”.

Berlusconi incassa le prime contestazioni quando cerca di dire che il suo ”gradimento” è ”di gran lunga il piu’ alto di ogni altro premier europeo…”. Prima che il Cavaliere termini la frase, però,  dai banchi dell’opposizione si alzano urla e ‘buu’ di disaccordo, tanto che il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è costretto a richiamare qualche parlamentare.

Critiche alle quali il premier risponde subito: ”Lo so che vi fa male, ma ahimé per voi è così e siamo anche l’unico governo ad aver vinto le elezioni di medio termine, questi sono fatti non opinioni…”.