ROMA – Pare che Silvio Berlusconi passi “almeno due ore al giorno” (secondo il Corriere della Sera) a studiare i discorsi di Beppe Grillo. Guarda i filmati, legge il suo blog. “Sto facendo un’esegesi dei suoi discorsi”, avrebbe detto addirittura. Nonostante sia consapevole che, in caso di primarie Pdl, il suo nome non sarà tra i candidati, Berlusconi intende fare il “padre nobile” a modo suo. Ovvero rinverdendo l’antica passione per i comizi.
Il progetto di un’estate di piazza in piazza va di pari passi con quello delle liste civiche. Da affiancare al Pdl, non per sostituirlo. Scrive il Corriere della Sera: “Ancora una volta Berlusconi ha capito. Ma anche Alfano, che vede nel Cavaliere un secondo padre, ha capito: «Se queste liste fossero espressione della società civile e non uno spezzettamento del partito, potremmo recuperare dei voti dall’astensionismo». In fondo è questo l’obiettivo che si propone il fondatore del Pdl: «Bisogna incanalare i voti per evitare che si disperdano». Per riuscirci, l’ex premier vorrebbe tornare nelle piazze e dire quello che non può dire in Parlamento: «Per esempio, quando andavo in Europa facevo spesso sentire la voce dell’Italia. Mi ricordo di aver bloccato per un paio d’ore un vertice pur di stoppare la proposta della Tobin tax. Da quando c’è Monti a Palazzo Chigi, non ho mai sentito un suo intervento sulla posizione del nostro Paese in Europa»”.