Berlusconi confessa: la Lega ha minacciato di far cadere il governo. Sulla ricostruzione: “Meglio di così non si poteva fare”

«La Lega avrebbe fatto cadere il governo», se si fossero accorpati referendum e elezioni europee in un solo giorno. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione di una scuola post terremoto a Poggio Picenze.

«Quelle sull’election day sono polemiche fuori luogo. Mi dispiace che sia stata considerata una debolezza del presidente del Consiglio e del Popolo della Libertà, ma abbiamo ceduto alla richiesta di un partito della maggioranza e se non avessimo accettato avrebbe fatto cadere il governo», ha dichiarato il premier, riferendosi alle critiche dell’opposizione e soprattutto del presidente della Camera Gianfranco Fini.

Poi è passato a parlare della ricostruzione. Il Cavaliere ha tracciato un quadro molto positivo dell’attività dei soccorritori: «Meglio di così non si poteva fare», ha commentato. «Considerata la violenza del sisma – ha fatto osservare il presidente del Consiglio – il numero delle vittime non è stato così alto e che gli edifici da ricostruire sono almeno il 50% del totale».

«Il governo non farà baraccopoli né tendopoli a lunga permanenza – ha promesso il premier – Entro la fine dell’estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case».«Prima dell’autunno chiuderemo tutte le tendopoli – ha aggiunto – e procederemo nella ricostruzione in tempi molti stretti. Chi vuole ricostruire la propria casa, là dove era, nelle vicinanze, o da un altra parte avrà il sostegno dello Stato».

Gli ospiti della tendopoli, a queste parole, sono scattati in un applauso fragoroso. «Il governo – ha detto ancora Berlusconi – è vicino ai cittadini che ne hanno bisogno. Questo è il principale impegno, insieme a quello della crisi economica, del governo».

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