ROMA – “Confronto tv solo con Pier Luigi Bersani“: Silvio Berlusconi non ammette altri interlocutori in un eventuale dibattito televisivo. ”Un confronto tv, ha detto Berlusconi, l’ho sempre accettato con chiunque, tanto è vero che talvolta ho avuto addirittura sei contraddittori. In questo caso, però, avrebbe senso che vadano solo gli unici due che hanno possibilità di vincere”. “Grillo è solo un fenomeno da baraccone”. “Monti non arriverà nemmeno al 10%. Ma il premier dimissionario non la pensa così: ”Immagino che la ragione sia che ha un particolare timore di confrontarsi con me”, ha ribattuto il premier uscente.
Berlusconi prende le distanze da Monti: ”Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%,e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent’anni di presenza nelle Camere”.
Parlando a Rtl 102.5, Berlusconi attacca ancora una volta chi vuole votare la Scelta Civica di Monti: “Sono o dei voti dati alla sinistra, e allora tanto vale votare l’originale, oppure voti semplicemente e dolorosamente sprecati, perché sottrarrebbero dei numeri al centro-destra che potrebbe anche diventare minoranza, io non ci credo ovviamente, rispetto a una sinistra che da sempre è minoranza nel nostro Paese”.
Berlusconi attacca anche Beppe Grillo: “E’ un fenomeno da baraccone, un istrione abituato al grande pubblico, è un professionista, con un copione ben preparato”. L’ex presidente del Consiglio ha espresso la propria preoccupazione rispetto alla concorrenza di Grillo: ”Vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra. In Italia i voti si sono sempre distribuiti così: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi”.
”Grillo non è andato in tv perché la telecamera, ritraendolo da vicino, avrebbe scoperto la sua intima natura di cattivissimo”. Un confronto televisivo con lui? ”Non gli converrebbe, non sa nulla sui conti dello Stato”.
L’ex presidente del Consiglio si dice certo di vincere: ”Ho l’intima certezza di una nostra vittoria, e nemmeno sul filo di lana. L’85% dei nostri elettori non condivideva la nostra posizione di votare la fiducia al governo dei tecnici, noi invece ritenemmo anche per varie pressioni esterne che fosse un fatto di responsabilità mantenere il nostro voto positivo sulla fiducia”.
Secondo Berlusconi, “la perdita di fiducia nel Pdl” è stata “a causa del sostegno dato a Monti e forse anche a causa del fatto che io, dopo le dimissioni forzate, avevo deciso di ritirarmi dall’essere uomo di punta del mio movimento e di mantenere solo il ruolo di padre fondatore”. “Mi ero dedicato ad altre attività, come fare ospedali per bambini e aprire università della libertà, invece sono stato prepotentemente riportato a casa, tutto il Pdl ha decretato la necessità di una mia ridiscesa in campo e Alfano in testa mi ha strappato dai nuovi progetti per farmi tornare ancora ad essere l’uomo di punta della comunicazione nella campagna elettorale e avere un ruolo importante nel nostro prossimo governo”.