Berlusconi contestato: “Buffone”, ma Pdl urla “Silvio, Silvio”

Il presidente del Consiglio Berlusconi

«Buffone, buffone», così un gruppo di contestatori ha interrotto il discorso di Silvio Berlusconi a Milano, ma i sostenitori del Pdl hanno risposto urlando «Silvio, Silvio».

Il premier aveva appena parlato di«una sinistra che al contrario di quelle europee che sono diventate socialdemocratiche, è fortemente impregnata dei concetti del marxismo».

Ha cambiato nome, ha detto il Cavaliere, e di recente «ha anche fatto addirittura un passo indietro».

Berlusconi avrebbe forse voluto richiamare il passato da uomo di partito dell’ex Pci di Pier Luigi Bersani, che in mattinata aveva parlato di lui dicendo, con un chiaro riferimento al Pifferaio di Hamelin di Perrault, che «non abbiamo niente da guadagnare da un modello di democrazia populista dove c’è un miliardario che suona il piffero e tutti i poveracci che gli vanno dietro».

Appena sentite le grida dei contestatori da un lato della piazza Berlusconi ha replicato: «Ecco perché siamo qui – ha detto il premier rivolgendosi direttamente ai contestatori -: perché queste cose noi non le faremo mai. Vergogna, vergogna, vergogna».

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