Berlusconi-D’Alema: spiragli di intesa tra i due, stretta di mano e dialogo sul futuro dell’Italia

Pubblicato il 15 Ottobre 2009 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema, che da 15 anni sul fronte politico continuano a combattersi, si sono incontrati mercoledì a villa Madama,  scambiandosi un gesto di pace e forse qualcosa di più. L’incontro è avvenuto durante la presentazione dell’alleanza tra gli aeroporti di Malpensa e Fiumicino, dopo la quale il Capo del Governo e l’ex premier hanno passeggiato per i giardini della villa.

Ecco lo scambio di battute tra i due. “Sono qui con il premier – spiega D’Alema – perché sulle cose importanti che riguardano il futuro del Paese, io ci sono”. Berlusconi concorda: “Ci vorrebbero più occasioni di trovarsi insieme nell’interesse del paese. Io lo dico sempre”. Tocca quindi a D’Alema, in tono scherzoso: “Presidente, io però mi sento offeso. Perché il qui presente Palenzona (presidente di Adr) ha detto, guardando me, che c’è una parte della minoranza “responsabile”, lasciando intendere che il resto non lo sia. Invece non è così… siamo tutti responsabili”. Berlusconi: “Il più felice sarei io, spero che di occasioni come questa ce ne siano altre”. D’Alema non si tira indietro: “Io sono sempre pronto”.

L’incontro e lo scambio di battute tra i due sembra quasi un affronto da parte di Berlusconi nei confroni di Gianfranco Fini, che ha organizzato per venerdì, proprio con D’Alema, ad Asolo, un convegno delle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei dedicato all’immigrazione.

Proprio su Fini e sull’ennesima discordanza tra i due, stavolta sul tema della giustizia, con il Presidente della Camera in difesa dei pm indipendenti dall’esecutivo, si è sfogato Berlusconi: “Quando mai io ho detto una cosa simile? Ho solo ricordato che in altri paesi sono sottoposti al governo, mentre noi vogliamo semplicemente separare le loro carriere da quelle dei giudici”.