Poco riposo, troppi festini e quegli svenimenti in pubblico. La salute di Silvio Berlusconi preoccupa non poco gli alleati italiani e americani del presidente del Consiglio. Nei documenti di Wikileaks c’è anche questo: l’imbarazzo e la preoccupazione per la salute del Cavaliere “indistruttibile” che sogna con Don Verzè di “campare fino a 150 anni” ma le cui analisi, per bocca di Giampiero Cantoni, presidente della commissione Difesa del Senato italiano, sono “a complete mess” ovvero, tradotto, un “completo disastro”.
Cantoni ne parla con un funzionario americano e gli confessa: “Siamo tutti preoccupati”. C’è di più: agli Usa, il bollettino non suona poi così nuovo. Sempre da Wikileaks sappiamo che l’ambasciatore David Thorne, appena insediato chiama il capo del Governo e Berlusconi, al telefono “per un po’ sonnecchia”. Thorne cita anche Gianni Letta. E l’uomo forse più vicino al premier ammette che il Cavaliere è vulnerabile: “Non ha energie”. Gli ultimi scandali, incalza Letta, hanno lasciato il premier “fisicamente debole”.
Thorne, quindi,scrive ad alcuni suoi colleghi del dipartimento di Stato della visita fatta ad Arcore dopo che il premier era stato colpito dalla statuetta della Madonnina in piazza del Duomo. L’ambasciatore, spiega Wikileaks, trovò Berlusconi “bendato e con abrasioni” ma pronto a mostrare all’ambasciatore americano un nuovo progetto di formazione dei futuri leader del Paese. Gli disse, racconta Thorne, di essere stato fortunato ad essere stato colpito solo di striscio altrimenti la statuetta lo “avrebbe ucciso”. Le confidenze di Letta a Thorne si concludono con un ricordo del dopo aggressione di piazza Duomo: “Berlusconi era caduto in depressione”.
Come prevedibile sono subito arrivate le smentite. Gianni Letta ha detto: ”E’ vero esattamente il contrario di quanto si legge sui siti che raccolgono le presunte rivelazioni di Wikileaks, dove peraltro il mio nome non compare. Di fronte alle voci ed alle insinuazioni che volevano un Berlusconi depresso e senza energia, ho sempre smentito – in ogni sede, pubblica e riservata – tale circostanza e affermato la pura verità. E cioè, che il Presidente del Consiglio era ed è in piena forma, con la vitalità che tutti gli riconoscono e ha sempre affrontato ogni situazione con l’abituale determinazione e la ”grinta” di sempre”.
Ed ecco anche la smentita di Cantoni: ”Non ho mai rilasciato, né tantomeno commentato né con funzionari generici, né con ex ambasciatori americani, affermazioni come quelle riportate nei files Wikileaks circa la salute del premier”.