ROMA – La riserva, ufficialmente, ancora non la scioglie. Ma fa capire che se si ricandiderà, e a questo punto sembra tutt’altro che improbabile, sarà per “spirito di sacrificio”, perché “glielo chiedono” e perché c’è un “paese da salvare dalla spirale della recessione”. Silvio Berlusconi, insomma, a candidarsi di nuovo ci pensa seriamente. E dopo il lungo vertice di Palazzo Grazioli in cui tutti gli esponenti dello stato maggiore del Pdl sono usciti senza proferire parola, affida ad un comunicato la sua riflessione.
”Sono assediato dalle richieste dei miei perché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo. La situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo” e ”oggi l’Italia è sull’orlo del baratro”. ”Non lo posso consentire” e ciò determinerà le scelte che prenderemo assieme nei prossimi giorni”, scrive Berlusconi.
“Oggi – scandisce il leader del Pdl – l’Italia è sull’orlo del baratro. L’economia è allo stremo, un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d’acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili. Le famiglie italiane – prosegue – angosciate perché non riescono a pagare l’Imu. Le imprese che chiudono, l’edilizia crollata, il mercato dell’auto distrutto”.
”Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine. Non è più possibile – avverte – andare avanti così. Sono queste le dolorose constatazioni – conclude quindi l’ex premier – che determineranno le scelte che tutti insieme assumeremo nei prossimi giorni”.
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