ROMA – Silvio Berlusconi è ancora Cavaliere. E’ vero, perderà il titolo di Cavaliere del Lavoro (da cui veniva il suo principale soprannome) ma, spiega Salvatore Dama su Libero, gli restano altri titoli.
Dal 2006 l’ex premier è Grand’Ufficiale dell’Ordine delle Tre Stelle, premio ricevuto in Lettonia. Ma ha anche la Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Varsavia, 2002). Berlusconi è altresì membro della Prima Classe dell’Ordine del Re Saudita Abd al-Aziz (Jedda, 2009). E, ironia, il leader del centrodestra è pure Compagno d’Onore dell’Ordine nazionale al Merito di Malta. Dal 2004. Adesso Berlusconi colleziona sentenze di condanna. Un tempo faceva incetta di targhe e medagliette. Sembra una vita fa, invece era solo l’altroieri
L’autore dell’articolo cita anche il giurista Gianluigi Pellegrino, che spiega quale procedura dovrebbe seguire Berlusconi per restituire il titolo:
L’avvocato Pellegrino entra nel dettaglio della sua versione: «Ai sensi della legge 194 del 1986 il titolo viene conferito o revocato su iniziativa del ministro competente, che nel caso di Berlusconi è il ministro dello Sviluppo economico». La revoca viene poi «formalizzata con decreto del Capo dello Stato». Ironia della sorte, deve essere il ministro Federica Guidi, l’unica della compagine renziana a essere considerata non ostile al centrodestra, a dover istruire la pratica. Un atto probabile, forse dovuto, visto che Berlusconi, condannato per frode fiscale, è venuto meno a uno dei requisiti del cavalierato del lavoro: l’adempiuto agli obblighi tributari.
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