Perla Genovesi, la “pentita” che ha tirato in ballo Nadia Macrì nella vicenda dei “festini” con alcuni politici, aveva un “filo diretto” con Arcore: secondo i tabulati telefonici, l’ex assistente del senatore Pdl Enrico Pianetta ha avuto almeno 48 contatti con la residenza di Silvio Berlusconi. Il dato è stato fornito da Marco Lillo in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano e si riferisce al periodo compreso tra il 2003 e il 2007.
La Genovesi aveva un rapporto “privilegiato” anche con il ministro della Cultura Sandro Bondi e con quello della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Racconta Lillo che “nei tabulati risultano 37 contatti tra Bondi e Perla Genovesi tra il 19 settembre del 2003 e il 2 ottobre di quell’anno. Poi l’apparecchio telefonico di Bondi cambia sim e comincia ausarne una intestata a Forza Italia, probabilmente concessa in uso al politico di Fivizzano”. Anche quando chiamava ad Arcore, Perla chiedeva spesso di un certo “Sandro”.
Allo stesso modo “nello stesso periodo ci sono un centinaio di contatti con utenze riferibili all’attuale ministro del Pdl Renato Brunetta, al quale poi Perla Genovesi presenterà Nadia Macrì”.
Perla Genovesi aveva detto di non aver partecipato mai direttamente ai festini di Villa San Martino, ma di averne avuto notizia dai racconti fatti proprio da Nadia Macrì. Eppure qualcuno da Arcore la cercava, visto che, sottolinea Lillo, “sono molte le telefonate in partenza dalla magione del Cavaliere: il 19 settembre del 2003 alle 13 e 32, per esempio, il telefono di Arcore chiama il cellulare di Perla Genovesi e la conversazione dura 8 minuti. Il giorno dopo c’è un’altra chiamata più breve sempre in partenza dalla villa e poi ancora il 3 ottobre, il 27 ottobre, il 9 novembre, il 25 dicembre, il primo marzo del 2004 e così via. Sono in tutto undici le chiamate in uscita mentre molte di più sono le volte che è Perla a chiamare il suo ignoto interlocutore di Arcore”.