Berlusconi fa la guerra ai “culoni”, La Germania: “Non ci metta in mezzo”

Angela Merkel e Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – E’ ormai guerra tra Silvio Berlusconi e Berlino. Non più solo la “culona” Angela Merkel, ma l’intero governo tedesco. “Le richieste tedesche nell’Ue hanno portato la Grecia alla guerra civile”, ha detto l’ex presidente del Consiglio al programma Mediaset di Maurizio Belpietro. Parlando niente meno che proprio dalla Germania.

E poi, in caso la sua posizione verso la politica tedesca non fosse ancora chiara: “L’economia italiana è molto peggiorata” con il governo “germanocentrico” di Mario Monti. “Il Pil è sceso del 2% con questo governo, tutti gli indicatori sono peggiorati”.

La Germania non ha ascoltato in silenzio. “Una cosa non accetteremo: che la Germania sia fatta oggetto di una campagna elettorale populista” ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle. Mentre la cancelliera Merkel ha ribadito il suo pieno sostegno a Monti “per quello che ha messo in campo per le riforme”.

Berlusconi da Berlino ha spiegato la sua teoria su come l’Italia è finita da Paese fondatore dell’Ue a Piigs: “Siamo andati avanti da quando c’è l’euro a pagare il 4,3%, la Germania il 3,3%. Poi però la Germania ha deciso di fare una cosa nel suo interesse, ordinando di vendere tutti i titoli del tesoro italiani. A quel punto, i fondi americani e internazionali hanno pensato che se la Germania vende, ci sarà sotto qualcosa e hanno iniziato a vendere anche loro. Gli investitori, dunque, per investire nel nostro debito pubblico e in quello dei Paesi “cicala” hanno ritenuto di chiedere un premio per il rischio, anche solo teorico, che correvano, chiedendo il 14% alla Grecia, il 7% al Portogallo ed il 6% a noi. La Germania ha approfittato di questo e forte del suo debito sovrano solido ha abbassato i tassi dell’1%. Ma a noi cosa importa?”.

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie