Berlusconi: “Finanziaria, fiducia al Senato e poi alla Camera”. Le ultime tre tappe del governo?

Silvio Berlusconi: finanziaria e fiducia. Crisi vicina?

Finanziaria, fiducia al Senato e, infine, prova della verità con la fiducia alla Camera.  Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi detta la sua agenda per lettera, scrivendo sia  al Presidente del Senato Renato Schifani sia a quello Presidente della Camera Gianfranco Fini.

Nella lettera Berlusconi rappresenta la sua intenzione di ”rendere comunicazioni presso il Senato della Repubblica sulla situazione politica – anche alla luce del preannunciato ritiro della componente di Futuro e Libertà per l’Italia dal Governo da me presieduto – immediatamente dopo la definitiva approvazione della Legge di stabilità e del bilancio dello Stato”. Dopo il voto del Senato, la verifica si sposterà alla Camera.

Nella lettera, Berlusconi spiega che l’approvazione della Finanziaria rappresenta un adempimento ”la cui inderogabile necessità ai fini di una positiva stabilizzazione del nostro quadro economico e finanziario è stata da più parti, anche in modo estremamente autorevole, sottolineata”.

”Su tali comunicazioni – prosegue la lettera del Premier – il Governo ha intenzione di verificare il permanere del rapporto di fiducia da parte del Senato e, immediatamente dopo, da parte della Camera dei deputati”.

”La richiesta che avanzo – aggiunge il Presidente del Consiglio – tiene naturalmente conto del fatto che le mie ultime comunicazioni sulla situazione politica – con relativa richiesta del voto di fiducia – vennero da me rese in data 29 settembre prima presso la Camera dei deputati e quindi, il giorno successivo, presso il Senato della Repubblica”.

Gestione cookie