Fini e la sfiducia nel mirino: “Il Governo sta per cadere”. Berlusconi: “C’è troppa spazzatura in giro”

Pubblicato il 30 Novembre 2010 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA

L’opinione negativa, pessima, che l’amministrazione Usa ha maturato in questi due anni sul premier Berlusconi, portata alla luce dai dossier WikiLeaks, non ha colto di sorpresa Gianfranco Fini.  Il presidente della Camera non fa mistero anche in pubblico ormai, dell’immagine che l’Italia si è conquistata nelle cencellerie europee e non solo. E così il leader di Fli ha detto ai suoi: “La situazione può solo peggiorare, stiamo a sentire cos’altro ha da dire Berlusconi da qui al 14, ma ad oggi la sfiducia è confermata”.

Considerazioni alle quali il capogruppo Italo Bocchino lunedì sera a “La7” faceva quasi da eco: “A mio avviso il 14 dicembre Berlusconi non avrà la fiducia”. E allora la cancellazione della riforma della giustizia dal consiglio dei ministri diventa un atto dovuto. “Del resto – continua nel ragionamento Bocchino – il governo sta per cadere e portare avanti questa riforma sarebbe stata una presa in giro”.

I finiani aspettano che anche il Senato avrà approvato la legge di Stabilità, dopo si spianerà la via della sfiducia, che anche Pier Ferdinando Casini ha confermato. Non a caso lo stesso Fini, nel corso di un incontro a porte chiuse presso il Club Ambrosetti, ha ribadito: “In caso di voto serve comunque una nuova legge elettorale”.

Il fronte interno resta dunque aperto, anzi spalancato per il presidente del Consiglio alle prese con la tempesta WikiLeaks. Silvio Berlusconi, volato a Tripoli dall’amico Gheddafi, non si sente affatto fuori dal tunnel. Lo confida a consiglieri diplomatici e collaboratori che lo seguono al vertice: “Sugli altri paesi è stato pubblicato materiale ben più grave. Ma mi chiedo: come mai sull’Italia è uscito solo il gossip dell’ultimo anno? Nulla su Prodi? Qualunque cosa si inventeranno ancora per screditarmi, non mi fermeranno, è solo spazzatura”.

Il sospetto che Berlusconi coltiva non da ora è che l’offensiva politica di Gianfranco Fini faccia il paio ormai con quella mediatica dietro la quale intravede il magnate australiano Murdoch. La batteria pdl è già partita all’attacco: “Stupisce il tambureggiamento di mezzi di informazione come Sky, sempre pronti a usare materiale di scarto, attaccare e destabilizzare il governo” dice tra gli altri il vicecapogruppo Osvaldo Napoli. È anche per uscire in parte da quell’assedio che il premier ha ordinato di stralciare la riforma della giustizia dal cdm. Meglio non avvelenare il clima, tanto più sulla giustizia: il 14 dicembre si avvicina.

”Io credo che il governo avrà la fiducia, se poi durerà la legislatura lo capiremo dalla qualità oltre che dalla quantità della fiducia”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo alla Telefonata di Murizio Belpietro, su Canale 5. ”E’ finita l’ambiguità, è finito il momento di stare con un piede in due staffe”, ha aggiunto.