Berlusconi: “Non mi hanno accusato solo di essere gay. Appoggio l’amico Storace”

Pubblicato il 31 Dicembre 2012 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi (foto Lapresse)

ROMA – Silvio Berlusconi omofobo: “Mi hanno accusato di tutto, tranne di essere gay“. Silvio Berlusconi amico dei “perseguitati”: “Appoggio Storace nel Lazio, è stato perseguitato dai giudici”. Silvio Berlusconi finto non candidato: “Sulla scheda mica si mette l’indicazione per il premier“. Per legge, ma poi lo sanno tutti chi sono i candidati, ed è stato proprio lui a inaugurare questa usanza in Italia. Fatto sta che Berlusconi continua il suo tour mediatico: il 31 dicembre è stato ospite, tra gli altri, di Radio Capitali e Radio 1 Rai.

Gay

Intervistato da Radio Capital, parla delle accuse che l’opposizione gli ha rivolto nei vent’anni della sua carriera politica. ”Le accuse dalla sinistra sono state tante – dice – le uniche che mancano sono quelle di essere gay e rubare i soldi agli italiani”. Magari essere gay può non essere un’accusa? dice l’intervistatore. ”Quando la si rivolge a me… – risponde il Cavaliere – Io comunque ho tanti amici gay, sono simpatici e divertenti”.

Storace

“Sono amico di Francesco Storace e dopo quello che gli è accaduto, perseguitato dalla giustizia, dovendosi dimettere da Ministro alla Sanità nel mio governo, credo gli sia dovuto appoggiarlo nella sua candidatura alla Regione Lazio”.

Elezioni

“La legge elettorale non prevede che ci sia l’indicazione di un candidato premier della coalizione, prevede che ci sia l’indicazione di un leader, di un capo della coalizione. Così si è presentato per esempio Monti, così anche Bersani. Questa cosa è stata interpretata male dai giornali”.

Parlando della Lega: “Le condizioni del Carroccio sono altre. Sono condizioni di programma. Ci stiamo lavorando. Io ho fiducia che ci sia la possibilità di continuare l’alleanza”.

Berlusconi ha poi ribadito che Monti è stato artefice di una “congiura” ai suoi danni, motivo per cui è intenzionato (se andrà al governo, ma bisogna vedere se verrà indicato come premier, sulla scheda non c’è scritto) a istituire una commissione d’inchiesta non solo contro Monti ma anche contro Napolitano.