Non sarà un re, quindi, ma il consenso del premier rimane “imperiale”: secondo un sondaggio condotto dall’istituto americano Pew tra i leader europei, Silvio Berlusconi può contare su un tasso di gradimento in Italia superiore a quello su cui può contare il presidente francese Nicholas Sarkozy in Francia, in Spagna Luis Zapatero o in Gran Bretagna Gordon Brown, ma inferiore a quello che ha in Germania il cancelliere Angela Merkel.
Tra il 10 e il 22 settembre scorso l’istituto americano ha posto a un campione rappresentativo della popolazione di ogni Paese una serie di domande su quale sia stato l’impatto della caduta del comunismo su temi come economia, politica, religione e altri. La ricerca ha “misurato” così il gradimento in patria dei rispettivi leader.
Colui che può contare in patria sul maggior tasso di approvazione è il primo ministro bulgaro Boiko Borisov (70%), seguito dal presidente Russo Dmitri Medvedev (69%). Tra i leader dei principali paesi europei, Angela Merkel vanta un 66% di gradimento, contro il 48% di Silvio Berlusconi, il 43% di Nicolas Sarkozy, il 36% in Spagna di Josè Luis Rodruguez Zapatero e il 31% del premier inglese Gordon Brown.