Berlusconi in tribunale: “Giudici impuniti”. Il presidente: “Risponda e basta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2014 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi in tribunale: "Giudici impuniti". Il presidente: "Risponda e basta"

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

NAPOLI – Silvio Berlusconi testimone al tribunale Napoli per il processo a Valter Lavitola attacca i giudici: “La magistratura in Italia è incontrollabile, irresponsabile e gode di una piena impunità”. Ma il presidente, Giovanna Ceppaluni, gli ha chiesto di rispondere e basta.

Poco prima  l’ex premier aveva detto al pm che lo incalzava con le domande: “Non capisco le motivazioni di queste domande”. E la Ceppaluni: “Non c’è alcun bisogno che lei le capisca. Funziona così”, riferiscono Dario Del Porto e Conchita Sannino su Repubblica. 

L’OSPEDALE – Berlusconi aveva iniziato la propria testimonianza in aula al processo sulla presunta tentata corruzione da parte di Valter Lavitola a Impregilo per alcuni appalti pubblici a Panama, rispondendo al pm:

“Non so che rapporto c’era tra il canale e l’ospedale. Sapevo della costruzione di un ospedale da parte di Impregilo, che mi pare molto lodevole e buona. Ne ho appreso a una cena ufficiale a Panama. Dissi che potevo mettere a disposizione mobili e arredo. Chi dona è più fortunato di chi riceve. La mia famiglia destina il 10% ad opere di beneficenza”.

Secondo l’accusa, la tentata estorsione di Lavitola sarebbe avvenuta sulla costruzione dell’ospedale. L’ex direttore dell?Avanti avrebbe ventilato ai vertici di Impregilo la tesi che proprio perché non si procedeva in quel senso il presidente di Panama Ricardo Martinelli volesse bloccare i lavori dell’azienda per il canale.

LA TELEFONATA- Durante il processo è stata poi fatta ascoltare la telefonata del 2 agosto del 2011 tra Berlusconi e Massimo Ponzellini, ex amministratore delegato di Impregilo. Nella conversazione l’ex premier informava l’imprenditore che, se non fosse stato costruito un ospedale a Panama, il presidente del Paese centro americano avrebbe rilasciato una dichiarazione negativa sul gruppo industriale italiano che ne avrebbe provocato il tracollo in Borsa.

Scrivono Del Porto e Sonnino:

“Rispondendo a una domanda del pm, Berlusconi ha affermato di essere stato contattato da Panama da Lavitola, che si diceva preoccupato per la mancata costruzione dell’ospedale promesso al governo. Il giornalista, ha detto l’ex premier, gli aveva chiesto di riferire ai vertici di Impregilo che, se l’impegno non fosse stato mantenuto, il governo panamense avrebbe revocato alle imprese italiane l’appalto per il raddoppio della costruzione del canale. Berlusconi si è detto “orgoglioso” di avere fatto la telefonata.

Berlusconi ha detto: “Sono stato un ambasciatore che non porta pena”. E ha raccontato: Lavitola “era legato molto al presidente Ricardo Martinelli, era considerato un amico di Panama. Non so come sia diventato amico. Aveva una grande capacità di relazione, come ho verificato di persona anche in Brasile. Era anche molto amico di Lula; a un pranzo ufficiale, io ero a sinistra di Lula e accanto a me c’era Lavitola (…) lui era il protagonista dell’informazione politica, ottimo giornalista e particolarmente informato su cosa si nascondeva dietro le apparenze della politica. Aveva amicizie con la mia compagine politica, come con Coluzzi, Cicchitto, Frattini e Pomicioli”.