Berlusconi/ Inchiesta pugliese su appalti e mazzette nella sanità. Spuntano intercettazioni sulle feste a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Pagamenti a ragazze. Indagato Giampaolo Tarantini, imprenditore con villa in Sardegna vicino al premier

Pubblicato il 17 Giugno 2009 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

È un’inchiesta pugliese nel settore della sanità che alimenta le preoccupazioni di Berlusconi e del suo entourage a proposito di un complotto ordito ai danni del premier. Le “scosse al Governo” di cui aveva parlato D’Alema, potrebbero riferirsi a questa indagine partita da Bari e alla quale aveva accennato l’ex presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto.

Alcune intercettazioni telefoniche su una storia di appalti e mazzette rivelerebbero delle conversazioni di un imprenditore vicino a Berlusconi che riguardano alcune feste organizzate a palazzo Grazioli e a Villa Certosa. Si parlerebbe di soldi versati alle ragazze invitate a partecipare a queste occasioni mondane. Bisogna infatti verificare se si tratti di una millanteria o se inve­ce possano esserci stati epi­sodi di induzione alla pro­stituzione. Alcune delle ragazze sono già state ascoltate dalla Procura di Bari.

Gli accertamenti sono stati avviati qualche mese fa e riguardano l’attività di un’azienda, la Tecnohospi­tal che si occupa di tec­nologie ospedaliere. Uno dei fratelli titolari dell’azienda, Giampaolo Taran­tini è noto anche a Porto Rotondo, dove tra­scorre le estati in una villa non troppo distante da Vil­la Certosa. Sarebbero proprio sue le confidenze sulle feste alle quali era stato in­vitato dal premier.