Berlusconi infuriato con Monti per i suicidi, Letta frena gli animi

ROMA – Un Silvio Berlusconi infuriato contro il governo, dopo le parole di Monti sulle responsabilita' per la crisi, convinto che il Popolo della Liberta' debba seriamente mettere in discussione ogni provvedimento varato dall'esecutivo. Cosi', i partecipanti al vertice terminato a notte fonda a palazzo Grazioli, riassumono l'umore del Cavaliere. Parole pesanti contro l'operato dell'esecutivo, quelle usate dall'ex capo del governo che sarebbe stato riportato a piu' miti consigli da Gianni Letta.

L'ex sottosegretario e braccio destro del Cavaliere sarebbe infatti intervenuto per ricordare proprio a Berlusconi che la tenuta dell'esecutivo non puo' essere messa in discussione.

Lo 'sfogatoio' contro l'esecutivo (l'ultimo episodio riguarda un'interrogazione firmata da 41 deputati pidiellini per chiedere a Monti di chiarire cosa intendesse per ''conseguenze umane'' parlando della crisi)la dice lunga sulla confusione che regna dentro il Pdl sulle iniziative da prendere a qualsiasi livello, politico e parlamentare, con l'aggravante che il primo ad avere le idee confuse sulle mosse da fare appare proprio Berlusconi.

L'ex presidente del Consiglio, spiegano diversi dirigenti pidiellini, si trova in mezzo a due fuochi costretto ad ascoltare i falchi che insistono per dichiarare guerra al governo dei Professori e, contemporaneamente, l'ala piu' moderata che non vede altre alternative alla prosecuzione della legislatura lavorando per dar vita ad un nuovo progetto politico. Ieri sera il Cavaliere e' apparso come il piu' agguerrito nel criticare quanto fatto dal Professore, un ragionamento proseguito nei colloqui avuti anche oggi a Palazzo Grazioli.

A Berlusconi, racconta qualcuno di loro, non e' piaciuto nemmeno il plauso ricevuto dal premier: E' una toppa diplomatica, avrebbe detto a diversi deputati. Una presa di posizione che pero' cozza con una altre considerazioni fatte dall'ex premier con i suoi fedelissimi con cui ammette che alternative all'esecutivo attuale non ce ne non ce ne sono.

Ma e' proprio l'atteggiamento incerto dell'ex capo del governo che inizia a preoccupare sempre piu' persone dentro il Pdl, cosi' come appare sempre piu' evidente il malumore per l'atteggiamento di Angelino Alfano che, a detta anche di azzurri della prima ora dovrebbe iniziare a ''camminare un po' piu' con le sue gambe''.

Parlare dunque di contromisure per ridare smalto al Pdl e' prematuro anche se sullo sfondo resta sempre l'idea di lavorare al progetto di una federazione dei moderati. L'idea piace al Cavaliere ed in questo senso si muovono gli ambasciatori pidiellini. Il teatro delle trattative oggi e' stata la Camera con un giro di contatti e colloqui tra ex Fi ed esponenti di spicco del Terzo Polo come Benedetto della Vedova e lo stesso Pier Ferdinando Casini. E proseguira' questa sera con una cena tra forzisti della prima ora.

L'argomento e' sempre lo stesso: provare ad intavolare un dialogo sulla possibilita' di mettere su un soggetto politico che copra l'intera aerea dei moderati. Le diffidenze sono molte da un lato e dall'altro: il Pdl non fa mistero di non fidarsi fino in fondo del leader dell'Udc ma, e' il ragionamento, dalla nostra parte c'e' la batosta che il Terzo Polo ha preso alle elezioni.

''Casini pensava di mangiarci, dice un ex ministro, invece e' nelle nostre stesse condizioni. Gli uomini del Terzo Polo non chiudono la porta all'idea di aprire una trattativa con il Popolo della Liberta' a patto che non sia piu' il Cavaliere il perno principale.

L'idea di poter mettere nell'angolo l'ex capo del governo viene ufficialmente rispedita al mittente anche se qualcuno non nasconde che 'il peso' del Cavaliere rappresenti un freno alla trattativa con il Terzo Polo. Altro problema che viene sollevato riguarda l'interlocuzione da avviare con il cosiddetto 'papa nero' che dovrebbe diventare il punto di riferimento del progetto moderato: Se non c'e' una struttura con dei referenti – e' l'obiezione che viene posta da una parte di Pdl – con chi dovrebbe dialogare, ad esempio, Luca Cordero di Montezemolo?

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