Berlusconi: “La Presidenza della Conferenza delle Regioni vada ad Errani”

Silvio Berlusconi

Vasco Errani fa il bis. Il governatore dell’Emilia Romagna che da cinque anni guida la conferenza delle Regioni ed è quindi a fine mandato, si avvia infatti verso la riconferma. Alla vigilia della riunione dei presidenti di Regione che domani a Roma è convocata proprio per l’elezione del numero uno, a favore del presidente uscente è arrivato anche l’assist di Berlusconi. E se fino alla scorsa settimana sembrava ancora aperta l’ipotesi di affidare il mandato a Roberto Formigoni, rieletto a fine marzo presidente della Lombardia con i voti di Pdl e Lega, ora lo scenario è cambiato e si va nella direzione di una continuità.

Al termine di una riunione in cui, oltre al premier, c’erano anche il ministro per gli Affari regionali Fitto e tutti i governatori di centrodestra, la decisione unanime è stata quella “offrire la presidenza della Conferenza al presidente uscente, Vasco Errani”. L’incontro, in realtà, è stato un aperitivo veloce a Palazzo Grazioli e aveva lo scopo di valutare l’esito della scorsa tornata elettorale che ha fornito al centrodestra i numeri per presiedere la Conferenza delle Regioni.

Ma Formigoni si è detto indisponibile: “Si tratta di stare due-tre giorni alla settimana a Roma, ho troppi impegni in Regione, non me la sento”, avrebbe detto. A questo punto è stato Berlusconi a prendere la parola e convincere i più restii.

Il risultato è quello riassunto in una nota della presidenza del Consiglio: “Alla luce della dichiarata volontà della maggioranza di condividere gli obiettivi nel rapporto tra Governo e Regioni, soprattutto in un momento difficile come l’attuale e in vista delle importanti riforme da realizzare”, la scelta è caduta su Errani. Un uomo del Pd, da poco rieletto nella sua Regione a capo di una giunta di centrosinistra. Ma una figura definita da più parti “di garanzia”, che negli ultimi giorni ha raccolto anche il placet della Lega, visto che di lui si è fatto ‘sponsor’ lo stesso ministro Calderoli.

Giovedì scorso, quando la Conferenza si riunì per eleggere il presidente ma ci fu fumata nera, Errani era sembrato fare un passo indietro. “Io ho dato”, aveva detto. Oggi lo stesso Berlusconi lo ha chiamato per sondare le sue intenzione e capire se accetterà. E il passo indietro, semmai, stasera lo ha fatto Formigoni: “Offriamo la presidenza Errani in una logica di alto profilo istituzionale” e per favorire “la collaborazione fra centrosinistra e centrodestra”, ha dichiarato.

Precisando però che l’elezione del presidente della Conferenza spetta solo ai governatori e uscirà quindi solo dalla riunione di domani mattina. Non a caso un governatore di centrosinistra come Vito De Filippo, Basilicata, ci tiene a precisare che pur apprezzando l’indicazione che venuta dal presidente Berlusconi e dai governatori di centrodestra in favore di Errani, “resto dell’idea che l’indicazione non debba essere politica ma istituzionale”. Certo in questa fase delicata, con i decreti attuativi del federalismo fiscale, tanto cari alla Lega, che incombono, forse l’idea che a negoziare e a mediare con il governo a nome delle Regioni sia un esponente del centrosinistra, al centrodestra non dispiace.

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