ROMA – Racconta il Corriere della Sera che l’arma di Berlusconi è una nuova lista. “L’Italia che lavora”. Lista elettorale in vista del voto e gruppo parlamentare prima di arrivare a quel voto. Per trascinare i fedelissimi con sé e lasciare il Pdl alle sue sorti con Alfano leader. Racconta sempre il Corriere che l'”arma” individuata da Berlusconi, (“ho trovato un coniglio nel cilindro”), è già spuntata.
Spuntata, neutralizzata, polverizzata dai sondaggi, sempre loro. Stavolta anche quelli dei suoi collaboratori gli mostrano numeri impietosi. La lista così congegnata prenderebbe tra il 4 e il 6%. Mentre il Pdl da solo andrebbe all’8, massimo 10%. In pratica, la “bad company”, il vecchio partito da rottamare, prenderebbe il doppio della lista-Silvio.
Il Pdl continua a essere sull’orlo del tracollo, come dimostra l’ultima polemica con Daniela Santanchè. Casini non vuol saperne di alleanze con un partito con ancora gli ex An all’interno. E anche Casini stesso non viene visto più come alleato di punta: con il rinnovato caso Montecarlo, Fini rischia di essere un peso. All’orizzonte ci sono le elezioni in Sicilia, primo banco di prova, il 28 ottobre. E la convention del Pdl il 2 dicembre che deciderà il cambio del simbolo e del nome. Nel frattempo Berlusconi, però, dovrà trovare un altro coniglio da estrarre dal cilindro.
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