ROMA – L’Italia è meno sicura secondo Silvio Berlusconi e questo lo si deve al fatto che ci sono “476mila immigrati che per mangiare devono delinquere”. Ospite di Barbara D’Urso nel salotto di Domenica Live il leader di Forza Italia si è lasciato andare a oltre un’ora di intervista show in cui tra l’altro ha spiegato perché 23 anni dopo la sua prima discesa in campo che ci sia ancora una volta “bisogno” di lui, questa volta per arginare un nuovo “pericolo”, quello di M5S. “Più che un partito – ha detto – sono una setta e sono peggio dei post comunisti del ’94”.
Dal salotto televisivo di Canale 5, dove duetta con Barbara D’Urso e le fa promettere di chiedere a tutti gli invitati “cosa hanno fatto nella vita prima di candidarsi”, Berlusconi ha quindi illustrato le priorità del programma del centrodestra, dall’aumento delle pensioni minime a 1000 euro, da estendere anche alle “mamme”, alla stretta sulle politiche sui migranti. Un fronte, quest’ultimo, sul quale si registra sintonia con gli alleati della Lega, con i quali invece manca ancora l’intesa sull’aliquota della flat tax che Salvini vuole inferiore al 20% e che invece per il Cav potrebbe essere anche al 23%.
Poi il solito attacco all’Europa e alla gestione dei flussi migratori: “I carabinieri dicono che la prima cosa che viene svaligiata in un appartamento è il frigorifero, dobbiamo intervenire con l’Europa per stipulare trattati con i Paesi costieri e procedere a portare questi migranti indietro. Oggi i Paesi limitrofi hanno chiuso le loro frontiere. Li abbiamo tutti noi. Bisogna ritornare – ha poi aggiunto – a una presenza capillare di polizia e carabinieri nelle città. La presenza di una divisa, da sola, allontana coloro che sono male intenzionati”.
Immediata la risposta, via Facebook, del segretario del Pd Matteo Renzi: “Berlusconi ha detto che l’emergenza dei migranti è tutta colpa di Renzi e della sinistra che hanno firmato il trattato di Dublino. Quel trattato – sbagliatissimo e che noi stiamo chiedendo di cambiare – non l’ha firmato il mio Governo. Era il 2003. Quel trattato sbagliato che ha messo in difficoltà l’Italia lo ha firmato il Governo della Repubblica guidato da Silvio Berlusconi”.
Ma del Pd Berlusconi non sembra preoccuparsi. La sinistra, è la sua convinzione, si è messa fuori gioco da sola a causa dei “dissidi interni” e quindi il vero nemico alle prossime elezioni sono i pentastellati, amici dei “peggiori magistrati militanti” che con loro “finirebbero al governo”. L’ex premier spara a zero soprattutto sul Movimento guidato da “un vecchio comico” che se andasse al governo sommergerebbe gli italiani di tasse, insiste. Di qui, l’appello “choc”, per stessa ammissione del Cav: “In questa situazione non andare a votare – afferma – sarebbe come suicidarsi”.